Agostini e Stipa (Lega): “Alla manifestazione solo a titolo personale”, Casini (Pd): “La democrazia è fatta di regole da rispettare”

ASCOLI – Dopo la manifestazione non autorizzata di domenica pomeriggio contro il Dpcm del governo, non si placano le polemiche politiche su un’iniziativa che ha diviso le forze politiche cittadine.

«Ho partecipato solo come libera cittadina a sostegno dei commercianti. La manifestazione non era autorizzata e quindi c’erano meno persone, ma la problematica evidenziata riguarda tutti i cittadini e tutta Italia» ha spiegato la consigliera comunale della Lega  Elena Stipa, «Forse la reazione della Polizia è stata un pò eccessiva. Questa protesta è un chiaro segno di dissenso che deve essere ascoltato» dice l’esponente della Lega.

« Non posso sicuramente non farmi carico delle problematiche di Ascoli , ma domenica a quella manifestazione non c’era nessun colore politico, ma solo la volontà di ribadire che si vuole  lavorare. Questa giunta ha fatto tanto per essere vicini ai commercianti, come il bonus alle partite Iva, il raddoppio degli spazi all’esterno per i locali, la riduzione della Tari e i buoni spesa» conclude.

« Lungi da noi l’idea di partecipare in via ufficiale come partito e di creare problemi, visto le difficoltà che le forze dell’ordine che hanno nella gestione di queste manifestazioni» aggiunge il capogruppo del Carroccio in Consiglio Mauro Agostini, «Abbiamo tutto il diritto di assistere, capire cosa succede e dare solidarietà a chi è rimasto colpito dalle restrizioni. In quell’occasione non ho visto nessuno che si fosse agitato più del dovuto, ma la Polizia non ha sparato i lacrimogeni addosso alle persone».

«Organizzare manifestazioni non organizzate nel momento in cui l’attenzione al rispetto dei protocolli anti Covid è fondamentale, è assurdo» spiega la consigliera regionale del Pd Anna Casini, «Ricordo che  la Regione, nella scorsa estate, ha messo a disposizione 210 milioni di euro per ristorare le categorie. La democrazia è fatta di regole che devono essere rispettate, soprattutto in caso di pandemia. I commercianti mi sono nel cuore, ma lo sono anche le tante vite che stiamo perdendo, perché di Covid si muore molto male, da soli e senza gli affetti» conclude.

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