Al Capriotti l’inclusione fa centro in 6 canestri

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La vita della scuola è davvero una sconosciuta per molti, soprattutto sono i luoghi comuni quelli che fanno ombra alla vitalità che caratterizza invece le sue aule scolastiche, là  dove prende corpo il “patto formativo e educativo” tra l’istituzione pubblica e il cittadino. Se è vero che fa più rumore un albero che cade che un bosco che cresce, la partita di Baskin amichevole fra le compagini dell’ IIS “A. Capriotti” e del Polo “C. Urbani” di Porto Sant’Elpidio nella mattinata di sabato 19 maggio scorso, suscitando un clamore straordinario, ha smentito l’aforisma, svelando  il meraviglioso “bosco dell’inclusione che cresce”:  non  è stata “una semplice partita del cuore”, è stata una partita che ha espresso  l’essenza dello sport dove ciascuno  ha tirato fuori tutto il suo bagaglio, motorio, tecnico mentale e affettivo con impegno e spirito di sacrificio.

Ha anticipato il match, presso l’auditorium comunale “G. Tebaldini” il convegno a tema “Baskin: un modo nuovo di concepire lo sport” patrocinato dal Comune di San Benedetto del Tronto, organizzato dalla ASD Scuola Basket Sambenedettese nell’ambito del progetto “Baskin a scuola” che vede come soggetti co-attuatori l’IIS “A. Capriotti” e l’Associazione Baskin Cremona, insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. Alla presenza del  delegato provinciale Tonino Capriotti, dell’assessore comunale alle Politiche Sociali Emanuela Carboni, della dirigente scolastica Elisa Vita e del delegato CONI Armando De Vincentis, il fondatore nazionale della disciplina del baskin, Antonio Bodini, ha illustrato le peculiarità di uno sport disegnato per tutti, senza distinzione di genere e di grado di abilità, ripercorrendo l’evoluzione storica dell’approccio alla disabilità nello sport. Il Baskin, infatti, rappresenta oggi il punto più avanzato di una visione di società inclusiva dove tutti hanno bisogno di tutti per il raggiungimento degli obiettivi, in un contesto mai scontato. Altra nota caratteristica di tale disciplina è il porre l’equità sopra l’eguaglianza, esplicandosi in un insieme di regole adattate ai diversi gradi di abilità.

Sono seguiti gli interventi delle referenti regionali della sezione Baskin Marche, Marinella Drago e Marcella Monti, che hanno illustrato lo stato dell’arte nella regione Marche sia a livello scolastico che societario. La docente referente Fiammetta Silvi dell’IIS “Capriotti”, ha infine riportato i numeri del primo anno di esperienza del progetto locale e ringraziato ragazzi, genitori e colleghi per la convinta partecipazione. La  dirigente scolastica Elisa Vita ha espresso la sua soddisfazione per la realizzazione del progetto, un esempio di rapporto attivo tra scuola e territorio per costruire sinergie e confronti . Ha chiuso i lavori la presa di impegno della coordinatrice provinciale dei docenti di Scienze Motorie Serafina Olmo, volta a favorire attivamente la diffusione di tale innovativa disciplina negli istituti scolastici del territorio. Ciò, insieme alla creazione di una rete funzionale con le associazioni che lavorano con le diverse abilità, rappresenterà il tracciato ideale di un percorso di radicamento locale del baskin che porterà al  confronto con le esperienze nazionali più avanzate.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

I Carabinieri ritrovano un dipinto risalente al 1600

Articolo Successivo

Pacchetto scuola Bim, premiati gli studenti del Piceno