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Al Ventidio Basso arrivano Form e Milenkovich
ASCOLI PICENO – Sabato 5 maggio si conclude la stagione sinfonica FORM con un grande musicista. Alle 21, al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, torna dopo gli strepitosi successi degli ultimi anni, l’acclamato violinista serbo Stefan Milenkovich, con una entusiasmante esperienza di suono, perfettamente congeniale all’eclettica personalità dell’artista e alla sua inimitabile capacità comunicativa. Insieme all’Orchestra Filarmonica Marchigiana, recente protagonista al concertone del primo maggio a Roma, viene tracciato un singolare percorso da Bach ai Queen passando per Mendelssohn, Čajkovskij, Ravel, Gershwin. Il violino, infatti, ha attraversato da protagonista tutta la storia della musica occidentale, da quella di ambiente colto a quella di estrazione popolare, adattandosi perfettamente, come un favoloso camaleonte, ad ogni stile, genere, linguaggio musicale.
In programma il Concerto brandeburghese n. 3 in sol magg. BWV 1048, tra le opere strumentali più importanti di Johann Sebastian Bach; il Concerto per violino e orchestra in mi min., op. 64 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, composizione tra le più ammirate ed eseguite della letteratura concertistica; la Valse-Scherzo in do magg. per violino e orchestra, op. 34 con il suo irrefrenabile entusiasmo danzante, di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Quindi i Tre preludi, versione per violino e archi di George Gershwin, dove il jazz si unisce alle songs nordamericane; Bohemian Rhapsody, trascrizione per violino e archi di Stefano Cabrera dal brano dei Queen tra i più amati della storia del rock, scritto da Freddie Mercury, per concludersi con una delle più celebri pagine virtuosistiche della letteratura per violino: Tzigane, rapsodia da concerto per violino e orchestra di Maurice Ravel.
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