Al via “Centimetro zero”, il nuovo progetto della Bottega del Terzo Settore

Bottega Terzo Settore

ASCOLI PICENO – Si chiama “Centimetro Zero” perché il cibo che mangi arriva dall’orto che scorgi oltre le tendine delle finestre. Perché gli ingredienti non prodotti sono acquistati da una filiera di aziende rigorosamente locali. Perché il ristorante è gestito insieme ai ragazzi del centro diurno ed ha annullato le distanze tra “noi” e “loro”. Perché alla fine della serata o del pranzo, se ti piace la seggiola sulla quale sei seduto puoi farla mettere in conto e portartela a casa, così come ogni “pezzo” della locanda. Perché i profumi, i sapori e l’architettura dei piatti ti restano incollati addosso, pronti ad abbracciare le nuove sensazioni che arriveranno nella visita successiva. La Locanda del Terzo Settore “Centimetro zero” è un casolare verde acqua che domina i colori della campagna marchigiana della vallata del Tronto a un centinaio di metri dall’uscita della superstrada Ascoli Mare, nel comune di Spinetoli.

Due anni di attività e numeri significativi nel medagliere del progetto: 50 coperti, per più di 200 ingressi settimanali, 27 persone coinvolte, 100 per cento di risultati ottenuti nell’indicatore sintetico del modello innovativo di locanda sociale in cui l’attività di ristorazione è il punto di arrivo, ma anche di partenza, di un progetto molto più ampio che coinvolge la disabilità, l’autoproduzione e il recupero creativo.

Sei giorni di apertura su 7, dal martedì alla domenica quando le porte si spalancano anche per il brunch. E per abbinare salute e buon gusto, si bruciano le distanze anche con la genuinità proponendo una cucina “zero zucchero, zero sale e zero conservanti”. E ora, da ottobre, una nuova sfida nel segno dell’innovazione, per abbattere nuove barriere, superare ostacoli e consegnare ai ragazzi con disabilità una “patente” spendibile all’esterno. “Dal lavoro all’integrazione, inizia adesso un importante percorso di formazione – spiega Emidio Mandozzi (Cooperativa sociale Ucof) responsabile della Locanda – affinché i giovani possano spendere sul mercato non solo la propria disabilità ma anche e soprattutto le loro capacità e competenze. Crediamo che la vera integrazione consista proprio in questo”.

Il progetto è realizzato insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno che ha investito nell’iniziativa già a partire dal 2015 e ritenendo significativa, importante e strategica la presenza – nel proprio territorio di riferimento – della Locanda, continua a sostenerla anche con il Piano pluriennale 2017 – 2019. L’obiettivo è quello di garantire la continuità dell’intervento anche attraverso l’integrazione delle attività lavorative e laboratoriali ed estendendo il modello operativo ad un più vasto ambito territoriale. Per la realizzazione dell’intervento “I disabili ed il lavoro” la Fondazione mette in campo un importo di € 200.000 nel triennio.

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