TEMPO REALE
Il segretario provinciale del Pd Francesco Ameli commenta la sconfitta del centrosinistra.
“Ha perso il centrosinistra ed ha perso il PD, ed è forse il momento più buio, di una storia iniziata però ormai qualche tempo fa. Ora c’è tanta strada da fare, e tanto da costruire iniziando con un partito nuovo, in grado di aggiornale la propria agenda sociale e politica, con un congresso che sia però qualcosa di serio. Perché si perdono le elezioni, quelle si, ma non gli ideali.
Piuttosto che fare un casting su quale è il miglior candidato sarebbe utile andare in giro nelle strade, e chiedere alle persone “Perché non hai votato PD?” ascoltare bene le risposte, interpretarle nei luoghi delle istituzioni e costruire una vera ri-generazione del Partito che ancora non è uscito da schemi interni antitetici. In campagna elettorale girando per i territori, le prime risposte ci arrivavano già e sapevamo che la classe dirigente non era stata in grado di dare chiarezza” spiega Ameli.
“È per questo che abbiamo bisogno di partito nuovo, che aiuti anche a togliersi di dosso l’inutilità di correnti e fedeltà a loro. Un partito cambiato nel profondo ed in maniera radicale, tanto da chiedersi se si chiamerà ancora Partito Democratico. Un partito dove convivono gli amministratori locali e le esperienze politiche con il giusto mix” spiega.
“E poi un monito: dividersi non porta mai a vittorie, ma solo a sconfitte. Vale per il PD (che mantiene i voti 2018) vale per il M5S (che crolla rispetto al 2018) vale anche per il terzo polo che se guarda a destra rischia di sbagliare percorso.
Nel Piceno la consolazione di continuare quel percorso di cambiamento iniziato qualche tempo fa e che vede Augusto Curti eletto alla Camera dei Deputati. A lui e a tutti noi l’onere di riorganizzare e ricostruire il campo dei democratici e progressisti” conclude.
Redazione





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