Area Vasta 5, impiantato il primo impianto cocleare su paziente sordo

ASCOLI PICENO – Lo scorso 11 dicembre Andrea Ciabattoni, direttore dell’Unità di Otorinolaringoiatria ha effettuato il primo impianto cocleare in Area Vasta 5 su un paziente di 32 anni affetto da grave ipoacusia bilaterale, ovvero l’indebolimento dell’apparato uditivo dovuto a un danno o alla degenerazione di uno o più dei suoi componenti, insorta all’età di tre anni e responsabile di grave compromissione dello sviluppo del linguaggio. L’impianto cocleare è un dispositivo medico elettronico impiantato chirurgicamente in quelle persone che sono affette da una ipoacusia grave o profonda che non traggono vantaggio  dall’utilizzo della protesi acustica classica.

Per il direttore di Area Vasta 5 Cesare Milani «È un momento importante perché la nostra Area Vasta riesce a soddisfare quest’altra esigenza, dando una risposta significativa ai nostri pazienti. Spero che sia l’inizio di un percorso che verrà attuato nel nostro territorio».

Il direttore dell’Unità di Otorinolaringoiatria Andrea Ciabattoni parla del funzionamento dell’impianto. « L’impianto è riservato a chi ha una forma grave di ipoacusia e che non trae vantaggio dalle protesi acustiche, che spesso non danno il risultato sperato» dice Ciabattoni, « L’impianto cocleare riesce a bypassare le strutture danneggiate dell’orecchio interno in quanto va a stimolare direttamente le fibre nervose del nervo uditivo inviando direttamente il messaggio al cervello. L’obiettivo della chirurgia dell’impianto è quello di inserire il dispositivo nella scala timpanica della coclea portandolo in prossimità delle fibre del nervo uditivo e di alloggiare il ricevitore-stimolatore in una posizione ottimale sulla scatola cranica» dice Ciabattoni « L’intervento quindi prevede una mastoidectomia e una timpanotomia posteriore per evidenziare la zona della finestra dove viene inserito il cavo multielettrodo il cui corretto posizionamento viene verificato mediante radiografia cranica al termine dell’intervento». 

L’impianto cocleare trova indicazione in tutte le ipoacusie profonde comparse in età adulta,  nelle ipoacusie di entità grave-profonda rilevate nei bambini a partire dal primo anno di età, così come in tutti i casi di protesizzazione acustica associata a riabilitazione logopedica non inferiore a tre-sei mesi che non abbia dato evidenti benefici percettivi ed espressivi. « L’impianto cocleare non è efficace soltanto se c’è aplasia congenita della chiocciola e in quei casi in cui manca il nervo» conclude Ciabattoni « Ma il nostro obiettivo è quello di recuperare pazienti che vanno a curarsi altrove, sopratutto al Nord, ma anche ospitare anche da potenziali pazienti del Sud Italia».

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