Ascoli, buco Start: in tre rinviati a giudizio

Il Gup di Piceno ha rinviato a giudizio tre persone con l’accusa di peculato in concorso nell’inchiesta riguardante l’ammanco di quasi un milione di euro, provento della vendita di biglietti e abbonamenti delle società Start e Start Plus, aziende di trasporto pubbliche partecipate dai comuni di Ascoli, San Benedetto e della vallata del Tronto.

A processo sono finiti l’ex funzionario delle due aziende municipalizzate Ado Paolini, 61 anni di Ascoli, Gabriele Cameli 60 anni di Ascoli e Andrea Ciabattoni, 46 anni di San Benedetto. Cameli, in qualità di titolare di una società che vendeva biglietti e abbonamenti per conto di Start e Start Plus, si sarebbe appropriato di 879 mila euro; Ciabattoni, titolare di una rivendita degli stessi titoli di viaggio a San Benedetto, non avrebbe versato alle due società 71 mila euro. Paolini è accusato di essere stato a conoscenza degli ammanchi riconducibili ai due rivenditori e di non aver consapevolmente fatto nulla per rientrare delle somme e di non aver segnalato quanto stava avvenendo agli organi interni alle due società di trasporto pubblico. Il processo inizierà l’8 novembre prossimo. Tutti e tre gli imputati respingono le accuse, in particolare Paolini che ha dichiarato di aver organizzato un piano di rientro dei soldi dei biglietti. Gli altri imputati sostengono che, non essendo pubblici ufficiali, non può essere loro contestato il reato di peculato, ma eventualmente l’appropriazione indebita. Respinta la costituzione di parte civile di un ex amministratore della Start; ammessa quella delle due società.

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