Ascoli, buone le prime impressioni dopo il test con la Salernitana

ASCOLI PICENO – Il nuovo Ascoli del duo Fiorin-Maresca esce tra gli applausi dei suo sostenitori dopo la gara persa di misura contro la Salernitana. Un match a larghi tratti dominato dai bianconeri, che però si sono mostrati poco cinici in fase realizzativa.

Quella di ieri è stata sicuramente un’amichevole estiva contro però un avversario di pari categoria. Due squadre appesantite dai carichi di lavoro del ritiro, ma con alcune prime impressioni del nuovo calcio proposto dalla nuova guida tecnica molto evidenti. Da premettere la circostanza d’emergenza in difesa, con Carpani che si è sacrificato con dedizione in un ruolo non prettamente suo. Lanni si è mostrato attento ed abile nel gioco con i piedi: il diktat della nuova area tecnica di non buttare mai la palla ieri ha dato i suoi primi frutti. Gigliotti attento in fase di non possesso, meno in fase di marcatura con Tuia che lo sovrasta in occasione del vantaggio campano. Molto bene sulla sinistra Florio, che ha dato filo da torcere ad un “selvaggio” Pucino ed ha contrastato ogni avanzata di un giocatore dell’esperienza di Rosina. Sulla destra Mogos si è trovato in un paio di circostanze in difficoltà. Addae è uscito anzitempo, ma il giovane Parlati è entrato in campo con cognizione di causa e con la giusta personalità. Buzzegoli ha retto il centrocampo come un veterano, mentre sulla trequarti Varela e D’Urso hanno mostrato tutto il repertorio con diverse giocate di classe che hanno spiazzato la difesa granata. Per il secondo poca lucidità nella traversa colpita a porta sguarnita. Bianchi, nonostante sia un giocatore in uscita, è considerato molto dai due tecnici e il ragazzo ripaga la fiducia. In avanti Favilli ha retto il reparto in maniera autonoma, al netto delle fatiche di questa fase di ritiro.

Tanto possesso palla, avversari in balia del fraseggio ben orchestrato e molti spunti che hanno soddisfatto mister Fiorin a fine gara. Da sottolineare comunque la necessità vitale di almeno quattro elementi di categoria che possano andare a rinforzare una squadra che farà leva sull’esperienza di Buzzegoli, playmaker del centrocampo, di Mengoni, ieri infortunato, della fantasia di Varela e D’Urso in avanti e del talento Favilli, che ad oggi – lo ricordiamo – ha come sostituto il solo Santini, considerando le uscite di Perez e Cacia.

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