Presentato Serse Cosmi: “Ascoli vive di calcio, attaccamento dei tifosi fondamentale”

ASCOLI PICENO – Presentato il nuovo allenatore dell’Ascoli Picchio Serse Cosmi. Il nuovo tecnico bianconero, che sostituisce l’esonerato Fulvio Fiorin, è stato presentato dal presidente Bellini e dal ds Giaretta.

BELLINI: “Sono sicuro che Serse ci porterà alla salvezza, e l’anno prossimo cominceremo a lavorare per il ritorno in serie A. Ci ha detto che la squadra è giovane ma valida, avrà bisogno di qualche innesto a gennaio, ma pensavamo comunque di farlo visti gli infortuni avuti. Ci sarà buona chimica tra noi due e gli altri, riporteremo questa squadra dove merita di stare. Quello di Maresca e Fiorin era il principio di un progetto nuovo. Aver accusato Maresca di cose non rilevanti, nel modo in cui lo ha fatto il Carlino non mi è assolutamente andato giù. Tutti possono avere problemi, ma si cresce ed una famiglia aiuta a superare le vicende del passato. Vedere quelle notizie nel mezzo della pagina sportiva è disgustoso ed ha portato all’addio di Maresca”.

COSMI: “Ringrazio il presidente per la fiducia. Quando non si allena capisci quanto ti manca il campo e speri sempre in una chiamata. Sono felice per tanti motivi della chiamata avvenuta ieri da parte dell’Ascoli. Mi conosco, uno dei miei limiti è rendere meno in posti dove il calcio non viene vissuto come se fosse una religione. Ascoli rappresenta molto sotto questo punto di vista, c’è grande amore e grande passione, ma anche pretese e esigenze. È una società che ha vissuto momenti straordinari ed io in queste piazze spero di poter dare il meglio di me stesso. La classifica ci vede in difficoltà, se ho accettato questo l’ho fatto con la consapevolezza non di fare un miracolo o un impresa, ci sono tutte le componenti per poter risalire. Passione e attaccamento dei tifosi è fondamentale, la gente ci può aiutare. La società è solida sotto aspetto economico. Le squadre che fanno risultati e danno un’immagine positiva mettono in campo voglia, determinazione e cattiveria agonistica. Il mio unico pensiero è proporre una squadra che sia in grado di potersi identificare nella gente che va allo stadio. L’obiettivo è assumere questa forza, identificarsi con la gente. Se ce la facciamo i risultati arriveranno di conseguenza. Ho sentito l’entusiasmo dei tifosi e questo mi ha spinto ad accettare: io mi nutro di emozioni. Essere così desiderato mi ha dato una forza ancora maggiore. Crotone? Nessun contatto anche se quando c’è un esonero ci sono sempre tanti nomi. Io non mi reputo inferiore all’80% degli allenatori di serie A. Ascoli è una città che vuole tornare in A, l’allenatore anche. È uno dei desideri del presidente, ma per raggiungere questi risultati bisogna fare un passo alla volta. La squadra? L’ho vista giocare, ma non c’è nessun giocatore che ho già avuto modo di allenare. Stanotte mi sono addormentato con la televisione accesa, quando mi sono alzato Sky trasmetteva Perugia-Ascoli ed ho visto la partita. Modulo? Cercheremo di adeguarci, non è necessario fare il 3-5-2 anche se è il marchio che mi è stato dato; per il sistema di gioco dobbiamo aspettare almeno una settimana. Mercato? Io faccio l’allenatore, è la società che determina le strategie, l’allenatore dà dei suggerimenti. Questa è una squadra giovane e questo deve essere il nostro marchio di fabbrica. Non si può stravolgere la politica societaria, non è l’allenatore che decide. La rosa va integrata visti gli infortuni nei diversi ruoli. Crediamo nei giovani, vicino bisognerà mettere un giocatore che possa dare esperienza necessaria. Petkovic? Penso sia impossibile”. Testa già alla partita di sabato: “Se vedi la partita col Perugia non credi che l’Ascoli sia ultimo in classifica; ma pensiamo al domani e alla partita con l’Entella perchè serve una reazione. Reputo i liguri tra le 5 migliori squadre del campionato, la classifica non dice il reale valore: è squadra con qualità ed esperienza”.

GIARETTA: “Il gioco della squadra può essere un valore, anche in queste due gare senza Maresca si è vista l’identità del pensiero di gioco dell’ex allenatore incentrato sul possesso palla. Abbiamo voluto fortemente Cosmi, è stata una scelta dettata dall’intuito del presidente. Siamo convinti che la scelta sia la più importante di quella che potevamo fare, è una prima scelta”.

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