Ascoli e Monticelli: una città in visibilio per due miracoli sportivi

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Ascoli in festa.

Venerdì sera – al triplice fischio del match tra Spezia ed Ascoli – la città ha festeggiato quello che possiamo definire il miracolo sportivo dell’Ascoli Picchio. Tanti problemi – di natura diversa – hanno contraddistinto una stagione travagliata per il Picchio, ma alla fine il club di Corso Vittorio Emanuele è riuscito a salvarsi sul campo nell’ultima gara del campionato cadetto.

Ieri le attese erano concentrate tutte sul Monticelli – quartiere di Ascoli – che disputava lo spareggio salvezza contro l’Isernia nel campionato di serie D. Impensabile per una città con circa 50000 abitanti avere una squadra in serie B ed un’altra nella quarta serie italiana. Il miracolo però è stato raggiunto – seppur con sofferenza – dopo 120’ di gioco.

DESTINI COMUNI – Ascoli e Monticelli hanno vissuto un un percorso comune da quest’estate in poi. I bianconeri sono stati ammessi al campionato di serie B dopo l’esclusione del Teramo, i biancoazzurri invece sono stati ripescati in serie D. Durante l’anno ambedue hanno riscontrato problematiche interne: l’Ascoli con il cambio di allenatore a novembre, il Monticelli con le dimissioni del vice presidente Palatroni prima e la vendita di sette giocatori poi. Anno nuovo tra alti e bassi, sino ad arrivare all’addio di Mangia sulla panchina del Picchio. Questo fine settimana però è arrivato l’epilogo più bello. Prima l’Ascoli e poi il Monticelli si sono salvate.  Traguardi raggiunti con il sacrificio ed in modo meritato per entrambe. “La gente come noi non molla mai” c’era scritto sulle magliette che i calciatori hanno indossato al termine della partita di La Spezia, le stesse parole intonate ieri dai ragazzi in campo –  coloro che il sabato sono sugli spalti a sostenere la squadra della loro città – al triplice fischio della gara playout.

FUTURO –  Per il bene della città e delle due società, Ascoli e Monticelli hanno la possibilità di crescere insieme. Sino ad ora questa grande occasione non è stata sfruttata e percepita dall’Ascoli. Adesso – grazie all’arrivo dell’AD Cardinaletti – la sintonia delle due squadre potrebbe crescere, condividendo progetti ed iniziative. Non per ultimo la possibilità di far crescere giocatori del settore giovanile bianconero in un campionato di tutto rispetto per chi si affaccia per la prima volta in prima squadra. Non resta che aspettare e sperare di vedere il calcio ascolano raggiungere traguardi sempre più importanti.

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