Ascoli, solo 4 insegnanti hanno aderito allo sciopero nazionale

ASCOLI PICENO – Sotto le Cento Torri sono stati quasi nulli gli effetti dello sciopero degli insegnanti delle scuole dell’infanzia e primaria di ieri contro la decisione del Consiglio di Stato di negare alle maestre in possesso del diploma magistrale conseguito prima del 2001, la possibilità di poter essere inserite nelle graduatorie cosiddette “ad esaurimento”. A differenza di alcune grandi città italiane, sotto le Cento Torri soltanto 4 insegnanti della scuola “Montessori” hanno incrociato le braccia. Negli altri ISC cittadini le lezioni si sono svolte regolarmente senza problemi per i bambini. La dirigente dell’ISC “Luciani-Ss.Filippo e Giacomo” (di cui fa parte la scuola “Montessori” ndr) Vincenza Agostini dice che “Non c’è stato nessun problema nella gestione dei bambini e siamo riusciti a gestire la situazione” dice la dirigente “Alcuni genitori oggi hanno tenuto a casa i bambini sapendo dello sciopero ma le attività sono riprese regolarmente”.  Intanto la dirigente ricorda gli open day dell’ISC “San Filippo” che si terranno il 16-17-18 gennaio prossimi.

Allo sciopero non hanno aderito i sindacati confederati. “Questa sentenza del Consiglio di Stato è assolutamente sbagliata e contraddittoria” dice Giuseppe Pacetti, segretario della Uil di Ascoli “Non solo alcuni insegnanti erano state inserite in graduatoria ma alcuni erano diventati anche di ruolo avendo anche superato l’anno di prova” sottolinea Pacetti “Il Ministero ha chiesto un parere all’Avvocatura di Stato perché si tratta di situazioni complesse che hanno ricadute sui bambini. Noi proseguiamo la strada sindacale con un confronto con il Miur perché le persone non possono essere buttate in mezzo alla strada “ ripete con forza, Pacetti “Non escludiamo anche un ricorso alla Corte dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo perché la legge italiana ha impiegato circa dieci anni per decidere sul valore del titolo ma intanto cerchiamo un’accordo con il Ministero per non illudere le persone” .

Il corpo insegnante sta però affrontando anche altre problematiche che si stanno trascinando ormai da anni. Come dice Francesca Marconi Sciarroni, insegnante a Castel di Lama “Se non verrà innalzato il numero degli assunti noi non torneremo più qui, visto che tempo fa molti vennero trasferiti nel Nord Italia. Molti docenti, avendo più anni di servizio, furono infatti mandati in Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, ma da settembre torneremo a battagliare per un posto qui da noi” dice la docente “Noi capiamo le colleghe assunte con riserva però la situazione è paradossale perché molte di loro facevano altri lavori, non avendo mai fatto un concorso” dice la docente. “Nelle Marche la situazione è grave perché  c’è carenza anche di insegnanti di sostegno specializzati i quali non possono essere sostituiti dai docenti tradizionali. Siamo di fronte ad una situazione preoccupante alla quale il Ministero deve trovare una soluzione”.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Cna e Croce Rossa consegnano pacchi dono agli abitanti di Pretare

Articolo Successivo

Scontro tra due auto sulla Statale, grave un'anziana