Ascoli, sul rimborso abbonamenti ecco le posizioni e le proposte dei tifosi


ASCOLI PICENO – Settimanalmente riceviamo domande circa le possibili modalità di ristoro sulla mancata fruizione delle ultime partite di campionato, anche da parte di coloro che avevano acquistato il singolo biglietto della gara interna col Chievo. Abbiamo così scelto di raccogliere i pareri e le proposte da parte dei tifosi, consapevoli del fatto che presentare una eventuale domanda di rimborso spetterebbe al singolo tifoso.
Non è un segreto, infatti, che il Codacons avesse prodotto dei documenti (disponibili a pagamento) per richiedere indietro il costo sostenuto per le manifestazioni sportive o culturali.

«Io sono favorevole – dice Manrico Plebani – ad un voucher da utilizzare allo store o in future partite, qualora ci sarà concessa la possibilità di tornare allo stadio.»

«Secondo il mio parere – risponde Alessandro Celani – dovrebbero applicare degli sconti sul prossimo abbonamento, bilanciando i soldi spesi per tutte e due gli abbonamenti. Se non ci dovesse essere la possibilità di fare l’abbonamento? Penserei ad un buono da poter spendere all’Ascoli store o da qualche parte, affiliata all’Ascoli Calcio, anche perché richiedere i soldi in contanti la vedo come una opzione impossibile da ottenere.»

«Almeno con uno sconto sul prossimo abbonamento.» Afferma Davide Onori. «L’amore per il picchio è sempre grande, testa bassa e mano al portafoglio. Ci si riabbona. Se non si puó tornare? Di certo non spendo i soldi per un abbonamento a caso, magari una volta confermata la possibilità di disputa di match a porte aperte, mi aspetto che la società riapra una mini campagna abbonamenti.»

«Con il Covid, l’emergenza sanitaria e tutto ciò che ha comportato, il rimborso dell’abbonamento è stato l’ultimo dei miei pensieri ad essere sincero, non mi sono mai posto il problema.» Questa la prima risposta serafica di Davide Sturba. «Capisco però anche il reclamo di chi vuole sia riconosciuto un rimborso o altro per qualcosa di cui non ha usufruito. Io personalmente opterei per uno sconto sul prossimo abbonamento, sempre che si possa tornare allo stadio. E vista la situazione attuale con l’aumento dei contagi vedo altamente improbabile una riapertura del calcio al pubblico. Spero ovviamente si possa tornare a tifare.»

«Mah guarda, da tifoso capisco il momento – asserisce Davide Tartaglia – e non pretendo il rimborso, lo ritengo un “atto d’amore” verso l’Ascoli.
Detto questo sarebbe bello che la società almeno comunicasse qualcosa e sfruttasse la questione per un riavvicinamento con la piazza.
Mi vengono in mente alcune cose: una scontistica particolare allo store? Un regalo per ogni abbonato? La possibilità di incontrare attraverso una turnazione i giocatori dell’Ascoli?
Non so, mi piacerebbe che venisse in qualche modo riconosciuto l’affetto e l’attaccamento alla squadra.»

«Qualora si tornasse allo stadio pensavo ad un rimborso/sconto su i nuovi abbonamenti – propone Alessandro Petrucci –, ma vista la situazione la vedo difficile.
Un rimborso vero e proprio non penso sia fattibile, allora opterei su un buono da spendere in determinati negozi o attività del centro storico.»

«Se si dovesse ricominciare a porte aperte, sarebbe giusto dare uno sconto ai vecchi abbonati. Se non si dovesse ricominciare a porte aperte? Non vorrei nulla.» Questo il parere raccolto di Filippo Agostini.

«La cosa migliore da fare sarebbe uno sconto agli abbonati di quest’anno, ma la situazione sanitaria non permette questo tipo di ragionamento. Sembra che gli stadi, con molta probabilità, non riapriranno al pubblico prima del 2021. Propongo eventualmente uno sconto del cinquanta per cento – sempre rivolto agli abbonati – sulla nuova maglia ufficiale di questa stagione.» Questa la posizione di Marco Scaramucci.

C’è anche chi si augura una posizione chiara e comunicata da parte della società, qualunque essa sia. Alessio Agostini ritiene che «sia giusto che la società ci faccia sapere qualcosa, dato che dicono che i tifosi sono il valore aggiunto.»

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