Ascoli-Vicenza, le pagelle: Carpani stratosferico, Gatto imprendibile

L’Ascoli batte 2-0 il Vicenza nel turno infrasettimanale valido per la 5° giornata di Lega B e conquista il primo successo stagionale (guarda qui). Ecco le pagelle del match.

LANNI 6: Il Vicenza non si rende mai davvero pericoloso dalle sue parti. Gli unici tentativi dei veneti, tra fine primo tempo e inizio ripresa, terminano sempre a lato, col portierone bianconero spettatore non pagante al Del Duca. Inutilizzato.

PECORINI 6,5: Chiamato a dare il cambio ad Almici, il ‘Peco’ non delude le aspettative. Pulito e attento in fase difensiva, non disdegna neppure qualche sortita offensiva quando c’è da affondare. Si conferma alternativa validissima sulla corsia di destra. Sicurezza.

CINAGLIA 6: Il giovane centrale è forse il meno brillante tra i bianconeri nella notte che vale il primo successo stagionale. Qualche imprecisione di troppo nell’arco del match, comunque le rare azioni d’attacco del Vicenza non sono difficili da contenere. Sufficiente. dal 60′ GIGLIOTTI 6: Esordio stagionale per l’ex Foggia in gare ufficiali. I trenta minuti di match di ieri sono stati un buon modo per mettere minutaggio nelle gambe dopo tanto tempo lontano dal campo. Mister Aglietti spera di aver ritrovato una soluzione in difesa. In rodaggio.

MENGONI 7: Il “vecchietto” di 33 anni al quale il contratto era meglio non fosse rinnovato – a sentire alcuni – sta zittendo anche i più scettici con prestazioni sontuose sul campo. E’ superlativo nel salvare in scivolata allo scadere del primo tempo con Raicevic tutto solo davanti a Lanni, per il resto è un muro insuperabile e il vero leader della difesa. Diga.

MIGNANELLI 7: Chiamatelo motorino, chiamatelo pendolino. Mignanelli ara la corsia di sinistra come non ci fosse un domani. Cross, scambi e sovrapposizioni, l’ex Reggiana e Pescara si è conquistato il posto fisso da titolare e difficilmente qualcuno riuscirà a strapparglielo. Inarrestabile.

CARPANI 8: E’ ovunque. Lo trovi a spingere sulla destra e l’azione dopo è dall’altra parte del campo a difendere. Decine di lanci millimetrici a innescare gli attaccanti, mastino insuperabile quando il Vicenza prova a imbastire qualche manovra. Se con la Spal la palla era forse già entrata prima del colpo di testa di Cacia, stavolta il primo gol in B è tutto suo. E’ insieme a Gatto il man of the match della serata. Straordinario.

BIANCHI 7: I problemi fisici – si facciano tutti gli scongiuri del caso – paiono definitivamente superati. L’ex Leeds è diventato un punto imprescindibile della mediana bianconera: smista e recupera palloni, con due giovani ai lati come Carpani e Cassata è lui a orchestrare la manovra e a tenere tutti sull’attenti quando rischia di calare la tensione. Non avrà la fascia al braccio sinistro, ma incarna perfettamente lo spirito che dovrebbe avere un capitano. Leader.

CASSATA 6,5: Tecnicamente non ha nulla da invidiare a giocatori di categoria superiore. Fisicamente sembra crescere partita dopo partita. Nessuno vedendolo in campo penserebbe a un ragazzo di soli 19 anni. Il futuro è dalla sua parte e la Juventus si sfrega già le mani. Ma il ragazzo sa bene che per spiccare il volo dovrà prima dimostrare il suo valore con la maglia del Picchio. Ed è quello che sta facendo. Gioiellino. dal 75′ GIORGI 6: Torna in campo dopo la squalifica anche Gigi Giorgi. Poco più di un quarto d’ora per riprendere confidenza col terreno di gioco e col clima partita, la condizione migliore verrà col tempo. Recuperato.

ORSOLINI 6,5: Vedi Cassata. Tecnica da capogiro, capacità di puntare – e saltare – il diretto avversario che non tutti hanno. Se si ‘incarognisse’ meno col pallone e dopo due dribbling servisse il compagno meglio posizionato di lui sarebbe già un campione. Ma è un classe ’97, l’esperienza la acquisirà col tempo. Non averlo venduto in estate alla Juventus nonostante la grande cifra messa sul piatto dal club torinese si sta confermando essere stata la scelta più giusta. Talento.

CACIA 7: Non la miglior gara in bianconero per il bomber della serie B, con qualche pallone di troppo perso in maniera inusuale per un calciatore come lui. Ma quando c’è da farsi trovare pronto risponde sempre presente: prima – complice l’intervento super di Benussi – fa tremare la traversa con un destro terrificante, poi è una sentenza dal dischetto: non sarà stata la rete più bella della sua carriera, ma il 2-0 ha messo il sigillo al match e ha regalato la prima vittoria al Del Duca. Due gol in tre partite. Chi ben comincia… Letale.

GATTO 8: Praticamente incontenibile. Zaccardo ancora oggi si starà chiedendo se esiste un modo per fermarlo. Fa vedere i sorci verdi al campione del mondo del 2006, ma è in generale tutta la difesa vicentina a essere in balia delle scorribande dell’esterno bianconero. E’ lui a dare il via all’azione dell’1-0, è lui a procurarsi il penalty – con conseguente espulsione di Adejo – per il raddoppio. E’ sempre lui nel finale a meritarsi la standing ovation del Del Duca all’uscita dal campo. Micidiale. dall’85 JAADI SV.

AGLIETTI 7,5: Il paragone sarà azzardato? Il tempo lo dirà. Ma un Ascoli così non si vedeva dall’epoca di Giampaolo. Mai una palla buttata via a meno che non sia strettamente necessario, squadra raccolta che non lascia il minimo spazio all’avversario. I giocatori si divertono a giocare e si vede. I tifosi si divertono a vedere la squadra come ormai non accadeva da anni. Che l’ex Entella fosse tecnico preparato lo si sapeva, ma forse una capacità dei ragazzi di assimilare così presto le direttive dell’allenatore non se l’aspettava nessuno. Guai a volare in alto, piedi per terra. Ma la trama tessuta ieri da mister Aglietti è stata perfetta. Arma in più.

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