Baiocchi e Falco: «Dov’è il piano di ripristino del Madonna del Soccorso?»

orgoglio civico

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Coronavirus. Nicola Baiocchi e Rosaria Falco inoltrano richiesta di accesso agli atti dell’Area Vasta 5 per visionare il piano di ripristino dell’ospedale Madonna del Soccorso.

Il piano di ripristino. Si tratta del documento che dovrebbe definire modi e tempi del ritorno alla normalità del presidio rivierasco dopo l’emergenza covid. L’esistenza dell’atto era emersa nel corso dell’ultima riunione fra il direttore di Area Vasta 5 Cesare Milani, il comune di San Benedetto e il personale sanitario.

«Come volevasi dimostrare – scrivono Baiocchi e Falco – del piano di ripristino, la cui presentazione scadeva venerdì secondo la mail della Direzione Generale Asur, e di cui nessuno aveva detto nulla neanche al sindaco, ancora non si sa nulla. Scoperta la cosa, il Comitato ha allertato il sindaco, il quale chiesti chiarimenti al dott. Milani, ha ricevuto la garanzia che gli sarebbe stato inviato il documento entro la giornata di sabato. Non solo ad oggi non se ne ha notizia, a dimostrazione dello spregio per le istituzioni del territorio, ma ci risulta che addirittura, per trarsi d’impaccio, il dott. Milani si sia oggi recato ad Ancona».

La richiesta di accesso agli atti. «Riteniamo inaccettabile questo comportamento ambiguo e irrispettoso delle istituzioni del territorio e dei cittadini della costa, dunque, a prevenire ogni ulteriore pretesto, vorremmo sapere immediatamente il motivo di questo discutibilissimo modo di procedere e pretendiamo che si ottemperi alle richieste della direzione generale. Abbiamo quindi avanzato formale accesso agli atti, sia come consiglieri comunali che come Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso, chiedendo copia del piano di ritorno alla normalità del nostro ospedale, anche perché le notizie che ci giungono dall’interno depongono invece nel senso di continui tentativi di ritardare il ritorno dei servizi e di allungare il più possibile il brodo».

L’accusa. «A chi ci accusa di procurato allarme mettiamo sotto gli occhi questo contegno davvero indegno, e chiediamo ancora: di costoro dovremmo fidarci noi? La fiducia di guadagna, e loro se la sono giocata tutta. Ormai è chiaro che dipendiamo da arbitrari e sotterranei ordini di scuderia e non da una logica improntata all’equità sanitaria. Avete gli occhi puntati addosso».

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