Balneari ancora in piazza per dire no alla Bolkestein


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Balneari di nuovo in rivolta contro la Bolkestein. Ancora una volta è Giuseppe Ricci a mobilitare la piazza, annunciando un’apposita petizione da inviare al governo.

La protesta in piazza. Ricci convoca una manifestazione di piazza in Viale Secondo Moretti per il 21 marzo. Data l’emergenza sanitaria, è difficile che l’evento possa materializzarsi, ma il presidente Itb non demorde.  «Ancora una volta saremo lì, a difendere il nostro diritto di lavorare – dichiara Ricci – a difendere il nostro patrimonio da comitati di affari. Saremo in piazza, ancora una volta, per dire di no alla Bolkestein».

L’appello. «Abbiamo intenzione di portare dei banchetti lungo l’isola pedonale, da Via Curzi verso ovest – continua Ricci – faremo opera di divulgazione del problema, spiegando le tappe di questa rovinosa direttiva europea. Nel pomeriggio inoltre proporremo un’apposita petizione per scongiurare i rischi connessi alla Bolkestein. Invito in piazza tutti i balneari, ma anche la cittadinanza, perché qui si parla del futuro della nostra città. Non è una questione relegata ad una semplice categoria. Qui parliamo di 30mila imprese messe a rischio in tutta la Penisola».

Il nodo. La direttiva Bolkestein, emanata dall’Ue nel 2006, liberalizza i servizi tra cui anche le concessioni demaniali, che dal 31 dicembre 2020 potranno essere assegnate tramite bando di gara. «Non abbiamo più tempo – continua Ricci – quindi esorto i politici a farsi carico del problema. Ricordo che quest’anno si torna alle urne, quindi ci aspettiamo che il problema venga risolto».

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