Bando regionale per l’economia circolare

Le Marche è la regione tra le prime in Italia a concretizzare i principi dell’economia circolare. In riferimento alla legge regionale 25/2018 “Impresa 4.0”, il 9 gennaio 2020 si apre un bando per sostenere le imprese del territorio. L’economia circolare con il recupero produttivo degli scarti e dei sottoprodotti della lavorazione. Sostegno per le imprese del territorio che investiranno per trasformare la “materia prima seconda” in risorsa. In linea con il concetto di “ridurre, riusare e riciclare” a disposizione 1,9 milioni di euro di fondi interamente regionali. Gli interventi dovranno basarsi sulla reimmissione nel ciclo produttivo di materiali, beni ed energia, per un uso efficiente e sostenibile delle risorse e il rispetto dell’ambiente. Scadenza delle domande il 9 marzo 2020. Invio domande tramite piattaforma Sigef.

L’economia circolare, tappa fondamentale per Bora

L’assessore alle Attività produttive, Manuela Bora, in prima linea sulla tematica dell’economia circolare. Nella conferenza stampa dichiare: “Intendiamo stimolare investimenti imprenditoriali lungimiranti e innovativi, perché la competitività aziendale passa anche attraverso il recupero delle risorse, con un valore aggiunto per i prodotti accresciuto dal rimodellamento della catena aziendale. L’uscita di questo primo bando regionale, destinato all’economia circolare, rappresenta una tappa importante per far emergere le progettualità green del sistema produttivo locale, in vista soprattutto della nuova programmazione POR-FESR 2021-2027”

Il bando a sostegno delle imprese marchigiane

Il bando per l’economia circolare, è rivolto a partenariati costituiti da un numero minimo di tre Pmi del territorio marchigiano. Tre gli ambiti tematici ammessi: riutilizzo e riciclo di materiali compositi e/o altri materiali plastici; eco-design e nuovi modelli di business applicati ai settori dell’arredo, del made in italy e del confezionamento (packaging); trattamento e valorizzazione di scarti organici e inorganici, anche attraverso approcci di digitalizzazione e simbiosi industriale. I progetti verranno valutati secondo i criteri di innovatività e fattibilità della proposta. Le agevolazioni concedibili saranno comprese tra un range dal 10 al 50 per cento.

 

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