Barriera architettonica nel parcheggio del Comune? La Multiservizi spiega

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Anno 2001. Amministrazione Martinelli. Si installa un saliscendi automatico ad uso di persone affette da difficoltà motorie che dal parcheggio interrato del Comune di San Benedetto dà la facoltà di accesso al piano superiore e quindi al Comune. Sono venti scalini. Non molti. Ma per chi non può fare neanche quelli la sedia mobile è una risorsa indispensabile. Eppure da sedici anni rimane inutilizzata. Da facilità pubblica si trasforma con il tempo in una vera e propria barriera architettonica. Arrugginita, legata con uno spago, fa bella mostra di sé ai piedi della scalinata. E’ una disponibilità “a chiamata”. Ovvero, tramite un campanello, che tra l’altro non si vede, si dovrebbe richiedere l’intervento di un inserviente, che a sua volta, azioni l’ingegno. Ma l’uso di tali dispositivi non dovrebbe essere aperto e libero senza l’intervento di terzi? Al riguardo il Direttore dell’Azienda Multiservizi Fabrizio Pignotti precisa: “Il metodo a domanda evita che se ne faccia un uso non idoneo alla sua funzione. Negli anni nessuno ne ha mai fatto richiesta. Per noi è diventato un problema da risolvere. Ormai non funziona più. Per uno nuovo ci vogliono ventimila euro. L’abbiamo riparato già due volte. Continuare così sarebbe come buttare soldi pubblici al vento. Siamo coscienti del problema. Stiamo contattando delle aziende del settore per trovare una soluzione alternativa più fruibile e meno costosa”. Nel frattempo, per chi ne ha bisogno, non resta che parcheggiare in una delle vie adiacenti e fare un tortuoso percorso alternativo.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Parcheggi, tariffe ridotte del 50% fino al 6 gennaio

Articolo Successivo

Ubriaco tampona un'auto e si avventa contro le forze dell'ordine