Ascoli, Bifulco: “Umili, pensando gara dopo gara. Salernitana da temere”

ASCOLI PICENO – Tempo di bilanci, seppur parziali, per il ds ascolano. La squadra sembra essersi sbloccata mentalmente dopo il pari interno col Crotone e la vittoria esterna sul campo del Cosenza. Quattro punti che potranno risultare decisivi per la compagine bianconera per la corsa alla salvezza. Riportiamo le due impressioni sul momento che stanno attraversando i bianconeri, con uno rivolto anche verso i prossimi avversari.

Stadi vuoti? La nostra posizione, unitamente agli altri club di A e B, è quella di favorire l’apertura, sia pur parziale, degli stadi al pubblico. È un fattore di rilevante importanza, visti anche i buoni propositi generali. I piccoli casi di contagio accaduti sono stati affrontati e risolti. Abbiamo avanzato delle istanze alla Lega per favorire questa apertura al pubblico. Pensiamo anche sia un aspetto che può favorirci. Sapevo (e sto scoprendo) del calore che questa piazza riesce a dare alla squadra. Non abbiamo fatto ancora nulla. Il mio concetto di squadra riguarda tutti, anche la c.d. “squadra invisibile”, ovvero coloro che lavorano per questa società. La classifica esprime ancora delle difficoltà. Vogliamo che questa guardia alta resti. Siamo ancora umilmente coi piedi per terra. Chiediamo a tutti di mantenere questa compattezza, la stiamo costruendo pian piano. L’impegno è inteso, oggi c’è stato un doppio allenamento alla ripresa…

Nessuna tabella di marcia. Ora abbiamo in testa la Salernitana. In albergo, rientrati dalla gara di Cosenza, abbiamo subito pensato alla prossima gara. Nessuna tabella, ma consapevolezza che per questa squadra sarà ancora lunga.

Ranieri piace alla Salernitana? Lui si sta allenando al massimo. Da una parte fa’ piacere ricevere attestati di stima, dall’altra dispiace che il prossimo avversario faccia degli apprezzamenti su un nostro giocatore.

Il primo periodo? Prima ho osservato. Ho visto che era il caso di un cambiamento alla guida tecnica. Il gruppo c’era. Ho lavorato per ricompattare tutto l’ambiente, assumendomi anche la responsabilità della scelta del nuovo tecnico. Dionigi è l’applicazione di quello che rappresenta per questa piazza il calcio, con tutte le sue caratteristiche. Fino alla fine dovremo lottare, come tutti gli altri club. 

Dobbiamo stare ancora attenti perché tutti saranno agguerriti.

Si può sempre migliorare. Colgo l’occasione per esaltare le qualità del precedente tecnico. Ho visto, però, che le sue caratteristiche non si legavano con quelle della rosa e con l’obiettivo.

Gravillon ha commesso una leggerezza. Lui ha colpito un giocatore con un pugno ed è stato visto. Il regolamento prevedeva tre giornate di squalifica, e così è stato. È stato anche utile per fargli capire l’errore, ha chiesto scusa, anche pubblicamente. Non lo giustifico, ma sta lavorando sodo. In questo momento c’è molta competizione in squadra, ed anche lui sa che deve riconquistarsi il posto.

Ognuno sta cercando di mettere in piedi le migliori armi per raggiungere l’obiettivo. Stiamo attenti ad ogni minimo dettaglio, se non lo fai è un attimo che si scivola in brutte acque.

Scamacca, Andreoni e Pucino? Contiamo di recuperarli. Gli altri lungodegenti non penso. Vedremo giorno dopo giorno. Andreoni domani farà una maschera protettiva. Pucino è in netta ripresa, e stiamo pensando di portarlo nella prossima gara.

Dobbiamo guardare partita dopo partita, senza pensare troppo alle ipotesi di quota salvezza.

Bifulco e Dionigi sono molto simili, perché, parlando di lui, la sua professionalità è di alta qualità. Lui, secondo me, è il profilo ideale per far rendere questa squadra. La determinazione ha sempre riservato una qualità essenziale per me. Ci stiamo esprimendo al meglio e stiamo trasferendo tutte queste emozioni alla squadra. L’umiltà si è appropriata di noi.

Salernitana con cinque assenze? Non esiste quella più pesante. La loro rosa è molto importante, di assoluto rispetto. Chiunque giocherà sarà all’altezza della situazione. Non vanno viste come una opportunità per noi. Chi giocherà vorrà dimostrare che si può fare a meno di loro. Loro sono un ottimo gruppo e deve essere rispettato. Tutti i granata sono da temere, al di là del singolo o delle assenze.

Loro sono una squadra forte, che dobbiamo temere. La comparazione del ruolino di marcia post covid non è uno specchio fedele della situazione pregressa.”

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