Bilancio, il Comune ha 22milioni di debiti pregressi. Scontro in commissione

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Comune spende più soldi di quanti ne entrano. Una cattiva abitudine, figlia della passata amministrazione comunale. Il bilancio è vero che risulta in pareggio, ma per fare riporate i conti sono stati iscritti nella finanziaria i residui attivi, ovvero l’ammontare delle imposte non pagate dai cittadini e dei crediti vantati nei confronti di altri enti.

Questo giochino ha portato l’amministrazione ad accumulare debiti per 22milioni e 173mila euro, ma per il consigliere di Ripartiamo da Zero, Giorgio De Vecchis, bisogna aggiungere altri 8milioni della spesa corrente: e siamo a più di 31milioni di euro di deficit. In realtà, I residui attivi ammontano a 43milioni. Ma si parla di 22milioni e 173 mila euro di debiti perché questi ultimi sono di dubbia esigibilità. Insomma, gli altri 21milioni si dà per scontato che entreranno in cassa. Tra l’altro l’ente ha sei mesi di arretrati con la PicenAmbiente.

De Vecchis ha infiammato la seduta della commissione bilancio (foto) che si è tenuta nel tardo pomeriggio di mercoledì 23 novembre, presieduta da Tonino Capriotti. De Vecchis è stato in disaccordo con la dirigente Catia Talamonti su diversi punti.

In commissione l’assessore Andrea Traini ha illustrato la delibera sulla variazione di bilancio che passerà all’esame del Consiglio comunale di sabato 26 novembre, ore 10. La discussione, però, si è accesa sui debiti del Comune e sulle aree non edificate. “I proprietari dei terreni devono pagare l’Imu come se ci fossero le costruzioni?”, ha interrogato De Vecchis.

Da cosa deriva questo problema? Qualche tempo fa la tributaria di Ascoli ha accolto il ricorso della società Areamare, titolare del terreno in via del Mare est a Porto d’Ascoli. Il Comune aveva inviato le cartelle con gli importi delle aree edificate. Areamare chiedeva lo sconto, poiché nel periodo a cui si riferivano le bollette non aveva fatto richiesta di costruire. La Tributaria ha concesso la riduzione.

“Se tutte i proprietari dei terreni non edificati faranno ricorso, il Comune si troverà a risarcire centinaia di migliaia di euro”, l’ammonimento di De Vecchis. Il pronunciamento della Tributaria si è basato su una delibera di giunta del 2009. “Invito l’amministrazione – ancora De Vecchis – a correggere quella delibera, perché offre il fianco ai ricorsi contro l’Imu versata dai proprietari di terreni non edificati”.

 

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