Biodigestore di Relluce, Casini (Pd): “Serve uno studio che valuti gli stress ambientali”

“Non si può continuare a prevedere ulteriori interventi sul sito di Relluce (dove sono site tutte le discariche attive e non della Provincia) senza un Piano d’Ambito provinciale con cui stabilire fabbisogni, priorità e ubicazioni, tenendo conto delle sofferenze ambientali che da anni pesano su alcuni territori come ad esempio quelli dei comuni di Castel di Lama, Appignano, Ascoli e Castignano”. Lo dice il consigliere regionale Pd Anna Casini.

“È necessario predisporre uno studio che valuti gli stress ambientali già esistenti al fine di pianificare per il futuro confini e parametri certi, analizzati in via preliminare, ed evitare di continuare a penalizzare una porzione di territorio già compromessa. Qui infatti sono ubicate discariche i cui impatti si sono cumulati negli anni a causa di interventi di ampliamento realizzati senza alcuna strategia e spesso in emergenza. La preesistenza di impianti a Relluce non può essere la motivazione per prevederne ampliamenti e per ubicarci il nuovo biodigestore che comporterebbe un ulteriore carico ambientale, anche alla luce della carenza di reti di metano esistenti a cui connetterlo” prosegue.

“Sono totalmente d’accordo con la posizione contraria alla realizzazione del biodigestore assunta dal Segretario del Circolo del PD di Castel di Lama Stefano Falcioni e dai Sindaci di Appignano, Castignano e Castel di lama. Nulla può e deve essere autorizzato senza studi e valutazioni che possono essere affrontati solo con una pianificazione provinciale o regionale” conclude l’esponente Pd.

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