Biodigestore, Italia Viva chiede che ci sia chiarezza

A febbraio il Cordinamento provinciale di Italia Viva aveva evidenziato, in linea con quanto sostiene Legambiente, che il biogas è una delle fonti energetiche più importanti per il raggiungimento in Italia degli obiettivi europei fissati dalla UE, con il 20% di energia rinnovabile sul consumo energetico e il 10% sul consumo energetico finale sul settore trasporti.

Italia Viva sul tema ribadisce che, “Pur condividendo in assoluto questa tipologia di infrastrutture ad oggi tecnologicamente all’avanguardia e sicure sotto ogni punto di vista, tenuto conto dell’assenza nel nostro territorio di tale impianto, un impianto di biodigestione si realizza in un’ottica di risparmio e di ottimizzazione del sistema “rifiuti” in generale. Quello che continua a stupire e che, così come avvenuto un paio di mesi or sono per la realizzazione del biodigestore di Force, anche per quello di Relluce si apprende del procedimento tecnico amministrativo in essere senza che altre istituzioni, partiti e cittadinanza siano informati”

“Ribadiamo con forza che per la realizzazione di infrastrutture di tale importanza e portata sia necessario il giusto coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti procedendo – anche in assenza di obbligo – secondo quanto previsto dall’ex art. 22 del codice dei contratti pubblici “ Trasparenza nella partecipazione di portatori di interessi e dibattito pubblico” con particolare riferimento al comma 1 “le Amministrazioni giudicatrici e gli Enti aggiudicatori pubblicano, nel proprio profilo committente, i progetti di fattibilità relativi alle grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale, aventi impatto sull’ambiente, sulla città o sull’assetto del territorio, nonchè sugli esiti della consultazione pubblica, comprensivi dei resoconti, degli incontri e dei dibattiti con i portatori di interesse” proseguono.

“I contributi e i resoconti sono pubblicati, con pari evidenza, unitamente ai documenti predisposti dall’amministrazione e relativi agli stessi”, e al comma 4 “Gli esiti del dibattito pubblico e le osservazioni raccolte sono valutate in sede di predisposizione del progetto definitivo e sono discusse in sede di conferenze di servizi relative all’opera sottoposta al dibattito pubblico”.

Ci chiediamo  quindi come mai, a fronte di processi ed accordi che hanno portato all’avvio delle procedure amministrative, molti sindaci manifestano la propria contrarietà, in difesa degli interessi e della sicurezza dei cittadini che rappresentano. A tal proposito Italia Viva chiede che ci sia chiarezza e che, vista l’importanza e la necessità di installare un impianto di tale rilevanza ambientale, i cittadini del territorio del Piceno siano messi al corrente del progetto e della tipologia di infrastruttura da realizzare.

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