Bomba carta di Capodanno, le immagini delle telecamere per risalire all’autore

ASCOLI PICENO – E’stato un Capodanno relativamente tranquillo sotto le Cento Torri. La stragrande maggioranza degli ascolani ha festeggiato in maniera ordinata e tranquilla l’arrivo del 2019.

Purtroppo, però, non tutti hanno a cuore le elementari regole di rispetto e di tutela del vivere comune, perché qualcuno si diverte ancora a far deflagrare delle vere e proprie bombe per festeggiare l’anno nuovo, mettendo a rischio l’incolumità propria e degli altri. Dieci minuti dopo la mezzanotte di ieri, infatti, in Rua del Teatro in pieno centro storico e a pochi passi da Piazza del Popolo, qualcuno ha fatto esplodere un grosso petardo, molto probabilmente una “bomba carta”, la cui devastante deflagrazione ha causato la rottura di diversi vetri delle finestre dello studio di architettura Fanini e di un’abitazione privata situate al primo e al secondo piano dello stabile che è di proprietà della stessa famiglia, fortunatamente senza causare danni a persone. I resti della finestra sono caduti sul pavimento della via, creando uno strato di vetri che poi è stato rimosso in mattinata dagli operatori ecologici. L’esplosione della bomba carta ha anche danneggiato i vetri di una finestra del foyer del Teatro Ventidio Basso e per questo motivo, il Comune ha transennato l’area sottostante per il rischio che il vetro possa cadere e ferire seriamente i passanti. Il proprietario dell’edificio interessato dai danni, visibilmente irritato dalla situazione, ha riferito che un ragazzo che stava passando proprio al momento dell’esplosione del grosso petardo, è rimasto leggermente tramortito dal violento scoppio e dalla successiva onda d’urto. Proprio nelle vicinanze del luogo del fattaccio, sono presenti alcune telecamere, recentemente installate e la Polizia ha richiesto di visionarne le immagini che saranno fondamentali per poter risalire all’autore del poco intelligente gesto. Il proprietario dell’edificio si augura anche di poter essere risarcito dai danni.

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