Botta e risposta tra i consiglieri regionali di Italia Viva Fabio Urbinati e di Forza Italia Piero Celani sulla richiesta di una sede dell’Agenzia delle Entrate ad Ascoli da parte dell’esponente azzurro.

“Ultimamente ti trovo un po’ avventato nelle tue esternazioni. Così non fai altro che dividere un territorio già diviso dalla questione ospedale. Io non mi sono mai permesso di penalizzare la città di Ascoli. Anzi, come ben sai mi sono sempre speso, per esempio, affinché la Quintana di Ascoli Piceno potesse essere finanziata così come merita la sua storia e le sue tradizioni. Tant’è che gli emendamenti in commissione bilancio li ho sempre presentati io, come mai era avvenuto in passato e ad Ascoli questo lo sanno. Questa tua uscita è campanilistica, non trovo altro termine. Condivido l’intervento critico di Nicolò Bagalini e lo ringrazio. Mi chiedo però dove sia il Sindaco di San Benedetto: spetterebbe a lui rispedire al mittente questa sciagurata tua proposta. Comunque ti capisco poiché anche tu conosci bene Pasqualino Piunti, con lui finirebbe ad Ascoli anche Piazza Giorgini e il Gabbiano Jonathan” dice Urbinati.

“Chi mi conosce sa benissimo che non amo i campanilismi, e credo che anche tu convieni con me, che proprio i “campanili” sono una delle cause della mancata crescita della nostra provincia. Tanto più, non mi ascrivo alla schiera dei “derbysti” della sanità. L’unico derby che mi appassiona, da tifoso milanista quale sono, è quello calcistico con l’Inter. Se poi vogliamo vedere quanto ho fatto in questi anni, e tante volte lo abbiamo fatto anche insieme, per la città di San Benedetto, basta dare una vista agli atti. E infine, voglio rassicurarti: mai come adesso, sono stato “politicamente“ così tranquillo, perché il consenso non intendo assolutamente inseguirlo in questo modo, cioè con battaglie di campanile, ma cercando di aiutare i miei conterranei Piceni garantendogli tutti i servizi che meritano” risponde Celani.