Caccia al regista della mozione di sfiducia a Gabrielli

SAN BENEDETTO DEL TRONTO –  Si è aperta la caccia al regista della mozione di sfiducia al presidente del Consiglio, Bruno Gabrielli. L’indice è puntato sul palazzo comunale di viale De Gasperi. Negli ambienti politici di Ascoli a San Benedetto c’è la convinzione che il direttore d’orchestra si annidi nella maggioranza.

Siamo dell’avviso che il capo di gabinetto del sindaco Piunti, Luigi Cava, non c’entri nulla con la sfiducia a Gabrielli, anche se si mormora che  c’entri. E si mormora pure che se emergessero sue responsabilità o connivenze con la manovra per defenestrare il presidente del Consiglio, Forza Italia chiederebbe la testa di Cava.

Ma si sa, quello che si racconta per creare delle convinzioni a volte non risponde al vero. E spesso si crea il capro espiatorio per allontanare i sospetti dal colpevole.

Gabrielli  vuole rimanere fuori dalla caccia al regista della mozione di sfiducia. “Di voci se ne sentono tante – chiosa il presidente del Consiglio – ma devo dire che non mi interessa questa faccenda. La cosa che invece mi interessa è capire se c’è una via d’uscita per sanare la crisi politica che si è aperta in maggioranza”.

Venerdì il presidente del Consiglio ha incontrato il sindaco Pasqualino Piunti. “Al sindaco ho detto che la mozione ha aperto la crisi e mi sono  posto con un atteggiamento di disponibilità. Questa è una crisi politica a tutti gli effetti,  che va gestita dal sindaco”.

E Piunti ha convocato i capigruppo di maggioranza per le ore 12,45 di lunedì 20 marzo, mentre martedì alle 18,30 riunirà la compagine maggioranza.

“Ho dato disponibilità – assicura Gabrielli – anche per senso di responsabilità nei confronti della città. Abbiamo superato la metà di marzo ed è ora di preparare la programmazione turistica primavera-estate: se non si supererà la crisi politica sarà complicato allestire il cartellone delle manifestazioni”.

 

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