Capacità di reagire e un pizzico di fortuna: col Lanciano una vittoria fondamentale

La ruota della fortuna – per una volta in stagione – ha sorriso all’Ascoli. Ed è proprio quello che serviva.

Dopo tanti (troppi) punti persi lungo il cammino, ieri è stato il Picchio a essere baciato dalla dea bendata. E va bene così. Perché in uno scontro diretto come quello contro il Lanciano bisognava vincere e basta. Senza badare a essere spettacolari. In qualunque modo. Tre punti servivano, tre punti sono arrivati. L’Ascoli – se il campionato fosse finito ieri – sarebbe salvo.

IL GIRO DELLA RUOTA – Perché che i bianconeri abbiano limiti e lacune è chiaro ed evidente. Ma se a questo ci si aggiunge anche la sfortuna e qualche svista arbitrale il risultato è il fondo della classifica. Dal non-gol di Ciano che aveva spianato la strada al successo del Cesena al Del Duca alla rete viziata da un solare tocco di mano di Acosty che era valsa la sconfitta contro il Latina. Dai due rigori assegnati al Modena (e quello non dato al Picchio) allo sciagurato autogol di Addae contro la Pro Vercelli. Di ‘sfortuna’ i bianconeri ne avevano già vista abbastanza finora. Ecco perché la vittoria di ieri è stata fin troppo importante. Per una volta l’Ascoli è riuscito a portare a casa l’intera posta in palio forse senza meritarlo appieno. Nel primo tempo il Picchio è infatti stato in completa balìa del Lanciano, e solo due o tre interventi al limite del prodigioso di Lanni hanno tenuto a galla la truppa di Mangia. Poi – questo è da sottolineare – nella ripresa si è visto un altro Ascoli. Un tempo a testa che – ai punti – sarebbe valso il pareggio. E pareggio sarebbe stato, se a cinque minuti dal triplice fischio il terzino Di Matteo non avesse tolto la palla dell’1-1 con un intervento tra il comico e il maldestro. Al Del Duca era calato il gelo. Ma la sfera – che sembrava ormai destinata in fondo al sacco – è rimbalzata sulla linea ed è finita tra le braccia di Lanni. Sospiro di sollievo, bene così. Tre punti e si guarda al Cesena. L’Ascoli è fuori dalla zona playout e a oggi sarebbe salvo. Ma c’è ancora tanto da lavorare.

I PIU’ POSITIVI – A far sorridere i tifosi sono state anche alcune prestazioni degne di nota. A partire da quella del rientrante Lanni, fuori dal 15 novembre dopo la sfida contro il Perugia. L’intervento col piede sul destro a botta sicura di Marilungo dopo soli 13’ vale come un gol. Con Svedkauskas il Picchio aveva raccolto 10 punti su 27 a disposizione, ma a destare qualche perplessità era stata qualche insicurezza di troppo dell’estremo difensore lituano. Con Lanni la squadra dovrebbe aver ritrovato una sicurezza in più. Il che non è male, visto che c’è da raggiungere una salvezza con le unghie e con i denti. Convincono sempre di più poi alcuni elementi ormai imprescindibili nello scacchiere di mister Mangia: Addae – nonostante le evidenti lacune tecniche – riesce sempre a colmare con il cuore e la grinta. Ed è già alla quarta partita consecutiva senza cartellini gialli, un record per un giocatore che migliora a vista d’occhio anche a livello caratteriale. Petagna è un combattente vero: spallate con gli avversari, decine di falli conquistati, protezione della palla per far salire la squadra. L’Atalanta sembra averci visto lungo. E infine Jankto. Eccezionale. Un pendolino inarrestabile, una facilità di corsa che ad Ascoli non si vedeva da tempo. Il talentino classe ’96 ha tutte le carte in regola per diventare un giocatore importante. Di quelli che in futuro se ne sentirà parlare. Il Picchio se lo coccola, la corsia mancina è ormai diventata sua. La rete del successo è il fiore all’occhiello di una prestazione da incorniciare.

MERCATO E FUTURO  – Ora – per l’ultima settimana – le strade di squadra e società si dividono nuovamente. Mister Mangia e i giocatori dovranno essere bravi a concentrarsi solo ed esclusivamente sulla prossima gara. La trasferta di Cesena sulla carta sembra proibitiva: vuoi per le sole due vittorie conquistate fuori casa , vuoi per la peggior difesa lontano dalle mura amiche (24 reti subite in 11 partite), vuoi per la forza dell’avversario (9 vittorie e un pareggio per i romagnoli in casa). Eppure l’Ascoli dovrà provare a muovere la classifica prima di un altro scontro salvezza al Del Duca contro il Latina. La società invece dovrà muoversi sul mercato. Sono ufficialmente iniziati gli ultimi giorni per riparare la squadra. Per vendere chi non serve, per acquistare chi potrà dare una mano a raggiungere la salvezza. Un difensore, un centrocampista e un attaccante arriveranno sicuramente. Poi chissà, se proprio allo scadere della finestra di mercato invernale il ds Marroccu riuscirà a piazzare qualche colpo last minute. Ora non si può sbagliare. Perché poi non si avrà più la possibilità di porre rimedio agli eventuali errori commessi.

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