Massimo Capriotti ci presenta le due iniziative per il Banco Alimentare e fa il punto sulla loro attività

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una lunga chiacchierata con Massimo Capriotti, responsabile del magazzino rivierasco, ci ha condotto a capire di più il funzionamento del “Banco Alimentare”. Proviamo a fare chiarezza sui tanti punti emersi.

Per statuto – esordisce così Capriotti non aiutiamo direttamente le persone. Abbiamo degli enti che mensilmente vengono presso il magazzino e ritirano i prodotti“. Un meccanismo longevo e funzionale, nato nel 2001 nella città di San Benedetto del Tronto. “Stiamo seguendo tutta la zona del sud delle Marche: Fermo, Macerata, Ascoli ed i Comuni teramani della vallata del Tronto. Nel 2019 abbiamo distribuito loro circa 1000 tonnellate di alimenti.”

“La nostra chiave di volta – dice sempre Capriotti è anche la forza mutalistica, ovvero abbiamo i magazzini interconnessi. Le regioni che hanno maggior stoccaggio possono correre in aiuto di altri depositi“. Tutti gli enti che vogliono ritirare i prodotti devono aver necessariamente firmato un accordo col Banco.

La questione più delicata è nella gestione dei prodotti AGEA, ovvero dei prodotti alimentari trasformati dalle aziende per conto dello Stato e destinati ai bisognosi.
Il Banco Alimentare è diventato col passare degli anni il principale interlocutore per lo Stato riguardo a questi alimenti. “Noi e tutte le realtà assistite siamo soggetti a moltissimi controlli, sia a livello di magazzino che a livello di operatori“.

Abbiamo – riprende Capriotti –  il cuore operativo fatto di volontari. Ne abbiamo sempre avuti. Riguardo questo punto sta svolgendo un lavoro egregio Francesco Galieni; attraverso il costante contatto coi Servizi sociali del Comune e col Tribunale di sorveglianza accogliamo spesso borsisti ed LSU (lavoratori socialmente utili).

Ma cosa sono le due iniziative presentate, ovvero ” Siti Cibo” e “Un’ora per il Banco”?

La prima si è sviluppata negli ultimi anni. Tutto il Fresco della GDO – che deve essere smaltito, magari perchè prossimo alla scadenza – viene ritirato e ridistribuito. Noi abbiamo una partnership con dei retailers presenti in zona. Tale accordo risulta essere vantaggioso per ambo le parti in causa. Le società della Grande Distribuzione riescono a recuperare l’IVA, non hanno i costi della distruzione e c’è anche un beneficio ambientale (quegli alimenti non finiscono in discarica). Per quanto riguarda il settore dell’agroalimentare: stiamo cercando di far recapitare questa possibilità alle imprese, visto che ancora non è così conosciuta.

La seconda attità invece è nata solamente col Gruppo Gabrielli. Si riserva un’ora – solamente negli ipermercati Oasi – durante l’anno dove il cliente indica un prodotto da donare, in base allo scontrino che ha fatto. Al
termine della giornata lavorativa la catena ascolana dona i prodotti indicati al Banco.”

In magazzino come state reggendo l’urto di questo momento?

Attualmente sono sospese – per motivi di sicurezza – le borse-lavoro. Stiamo lavorando in tre o quattro volontari. Distribuiamo alimenti due volte a settimana, svolgendo il tutto col massimo dell’accortezza. Sotto quest’ultimo aspetto: il bancale viene preparato e lasciato sul piazzale; arriva l’ente che ha il ritiro programmato e se lo prende. Il contatto umano è ridotto all’osso. Il vantaggio della nostra ubicazione – sono al centro Agroalimentare di San Bendetto del Tronto in uno stabile di 450 mq, ndrci permette di distribuire i bancali in maniera comoda a moltissime organizzazioni.”

Qual è la cosa più gratificante di questo servizio?

“Sono i rapporti che si creano con tutti gli enti benefici che gravitano attorno alla nostra realtà. Abbiamo un sodalizio molto forte con tutti , spesso ci inviano dei ragazzi come volontari in magazzino o per la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Sono dei partner affezionati in innumerevoli progetti o iniziative. Queste connessioni mi portano sempre a conoscere qualcosa di nuovo in quello che faccio. Il legame fiduciario che si instaura è molto prezioso.”

 

Massimo Capriotti

Massimo Capriotti

 

 

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