Caso Lanciano, nuovo deferimento? L'Ascoli guarda con attenzione…
Si infiamma la sfida salvezza in Lega B.
E tutte le squadre invischiate nelle zone basse di classifica e a rischio retrocessione diretta/playout guardano con interesse al ‘caso Lanciano‘.
La Corte Federale d’Appello Nazionale ha restituito giusto qualche giorno fa 3 punti agli abruzzesi, ma ora c’è la reale possibilità che ai rossoneri venga nuovamente tolto qualcosa. Il procuratore Stefano Palazzi ha infatti istituito un nuovo procedimento, contro Luca Leone e – per responsabilità oggettiva – contro il Lanciano. Leone, che all’epoca dei fatti era il ds della società abruzzese e faceva le funzioni dell’amministratore Di Menno (inibito), è stato convocato in Procura dopodomani. Entro giovedì dovrà depositare la sua memoria difensiva.
L’ERRORE DI PALAZZI – Ma facciamo chiarezza. I 3 punti restituiti al Lanciano sarebbero frutto di un errore proprio di Stefano Palazzi. Il procuratore aveva deferito Di Menno, inibito però all’epoca dei fatti e dunque impossibilitato a sottoscrivere la dichiarazione ai fini Covisoc. L’effettivo legale rappresentate della società era dunque Luca Leone e a lui sarebbe dovuto arrivare il deferimento. Un cavillo al quale l’avvocato Chiacchio si è brillantemente appigliato, facendo restituire 3 punti al Lanciano.
LA BATTAGLIA LEGALE – Le altre società in lotta per non retrocedere hanno però iniziato una battaglia contro la decisione. Su tutti la Salernitana di Lotito, il Livorno di Spinelli e il Modena di Caliendo. Un errore del procuratore potrebbe ‘falsare’ il campionato. Ecco perché sono scesi in campo anche il presidente della FIGC Tavecchio e il presidente della Lega B Abodi. Tavecchio ha spiegato come sarebbe inammissibile tollerare che una società rea di violazione amministrativa la faccia franca solo per un refuso. Abodi si è detto disponibile a posticipare eventualmente la doppia sfida playout.
LA DIFESA DEL LANCIANO – Il Lanciano è pronto a difendere con le unghie e con i denti quanto restituito. Ci si affiderà al principio secondo il quale non si può essere puniti due volte per la stessa azione. La società è inoltra pronta a presentare un esposto alla Figc e alla Procura del Coni per chiedere che fine abbiano fatto le indagini della Procura federale sulle squadre coinvolte nelle combine del Catania. Si tratta di Latina, Ternana, Avellino, Livorno, Varese e Trapani, con Latina e Livorno invischiate nella lotta per non retrocedere.
L’ASCOLI ALLA FINESTRA… – La lotta è ufficialmente aperta. E l’Ascoli è spettatore (molto) interessato. Qualora al Lanciano venisse infatti tolto anche un solo punto in classifica, i bianconeri sarebbero salvi aritmeticamente. La classifica però sarà riscritta eventualmente solo dopo l’ultima giornata, quando il Picchio saprà già se sarà salvo o se dovrà eventualmente disputare i playout. L’Ascoli con un punto contro lo Spezia potrà fare festa, al contrario sarà salvezza se il Livorno dovesse vincere o pareggiare contro il Lanciano o se il Pescara dovesse battere il Latina.
La squadra deve però rimanere concentrata sulla propria partita. L’Ascoli deve pensare a sé e cercare di raggiungere l’obiettivo venerdì sera. Se poi – malauguratamente – dovessero essere playout, allora si potrà guardare con interesse al ‘caso Lanciano’. Ma guai a distrarsi dall’obiettivo principale: tra tre giorni c’è il match più importante della stagione.
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È tutto uno schifo….società che non pagano tesserati e giocatori e non vengono puniti a modo; società che sono invischiate in combine ed illeciti e la fanno franca…e in tutto questo ci rimettono sempre le società oneste…FERMARE I CAMPIONATI IN ITALIA X ALMENO DUE ANNI SUBITOOOOO
Veramente oh non si puo andsre avanti co sto schifo!!!
bisogna urgentemente resettare il tutto