Caso Lucciarini, sindaco Appignano: “Il gesto va contestualizzato”. La Ferretti attacca

Continua a far discutere l’episodio che ha visto protagonista il sindaco di Offida Valerio Lucciarini alla festa “Lu Bov Fint”, svoltasi venerdì scorso. In attesa di far luce sulla vicenda, la politica si divide.

A prendere le difese del sindaco è stata la collega di Appignano del Tronto, Sara Moreschi: “Conosco Valerio, mi confronto con lui abitualmente a volte siamo d’accordo a volte no, parliamo, discutiamo, spesso sono io ad alzare la voce con lui. Valerio, stavolta ha sbagliato lo ha ammesso, e anche io credo fermamente che abbia sbagliato a non rimanere lucido in un giorno che si sa è un po’ folle, dove uno spintone, diventa un pugno passando di bocca in bocca, oppure il contrario. Ogni gesto va contestualizzato, e io sono garantista per natura, serve la verità come sempre, e io non l’ho vista perché non ero lì. Una cosa è certa il rispetto per le donne non ha colore né si applica a giorni alterni. A Brugni non ho mai detto nulla sulla sua sfera personale, e mai lo farò, il mio post era dedicato alle ragazze e al fatto che in politica si possono fare delle scelte, noi scegliemmo di fare le prove di vulnerabilità sismica, magari lasciando qualche buca in più per strada e subendo ovviamente critiche per le buche, ma ogni programma di Governo ha delle priorità”.

Chi, invece, ha attaccato il gesto di Lucciarini è stata la vicesindaco di Ascoli, Donatella Ferretti: “A carnevale ogni scherzo vale” questa sembra essere la giustificazione della sindaca di Appignano per il gesto assolutamente deprecabile del suo collega di Offida Lucciarini. Il gesto va contestualizzato dice Sara Moreschini. Ma non è contro tali forme di “contestualizzazione” che abbiamo combattuto quando si cercava e si cerca tuttora di giustificare lo schiaffo per un atteggiamento irriverente o lo stupro per una scollatura provocante? Ora una donna invoca il contesto per giustificare ciò che giustificabile non è mai. L’8 marzo è vicino e sarà quest’anno l’occasione propizia per riflettere tutte insieme in modo il più possibile sereno e libero da condizionamenti di ogni genere”. 

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