Castel di Lama, intossicati durante la notte: salvi per miracolo

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Sfiorata la tragedia lunedì notte a Castel di Lama, zona Campolungo. Cinque persone, tra cui due giovani ragazze, sono rimaste intossicate dal monossido di carbonio.

IL FATTO – Dopo il forte terremoto di domenica mattina delle 7,40, l’abitazione di una famiglia di Castel di Lama era rimasta fortemente danneggiata (qualche lesione l’aveva subita già dopo il sisma del 24 agosto), nonostante fosse stata costruita in epoca non troppo recente. La famiglia, dunque, come tanti cittadini lamensi, aveva deciso di passare la notte in un gazebo adiacente alla propria abitazione. Per ripararsi dal freddo i cinque hanno acceso all’interno del gazebo un forno elettrico e una stufetta, vista la temperatura piuttosto bassa. Durante la notte, però, intorno alle 4.30, una delle due ragazze presenti ha iniziato ad avvertire un malore ed è riuscita a chiamare i genitori, i quali prontamente si sono recati nel gazebo dove la loro figlia insieme ai parenti stava dormendo. Il genitori, accortosi della situazione piuttosto critica, hanno portato con la macchina la loro figlia all’ospedale Mazzoni. Nel frattempo, le altre quattro persone che stavano dormendo nel gazebo hanno iniziato ad avvertire dei malori. Sul posto sono subito giunte tre ambulanze del 118, che hanno trasportato in codice rosso i malcapitati al pronto soccorso dell’ospedale Mazzoni. Dopo alcuni accertamenti, i medici hanno disposto il trasferimento all’ospedale di Fano, visto che la struttura ospedaliera ascolana non è in possesso di una camera iperbarica.  Probabilmente, se la giovane non si fosse svegliata nel sonno, sarebbe accaduta una tragedia, visto che i parenti che erano all’interno del gazebo quando sono arrivati i soccorsi erano poco coscienti. In serata sono stati dimessi dall’ospedale.

“Il dottore ci ha detto che sono salvi per miracolo – ha affermato un parente – il tasso di monossido nel sangue è al limite massimo. Abbiamo rischiato che accadesse una vera e propria tragedia, fortunatamente siamo arrivati appena in tempo”.

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