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A margine del convegno organizzato da Confindustria e dall’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Ascoli dal titolo “Rinascimento Piceno-Strumenti per il rilancio del territorio”, il sindaco Guido Castelli ha fatto un appello al fine di rimanere coesi per fare le richieste al governo centrale: “Il sisma ha sconvolto un’economia che già era pesantemente fiaccata da una crisi che riguarda il Piceno e l’Italia. Come classe dirigente ci siamo voluti incontrare per affermare la necessità di una grande coesione, non solo da parte di noi politici ma anche da parte di coloro che gestiscono industrie e commercio e che hanno responsabilità collettive. Bisogna essere compatti per formulare delle proposte chiare e univoche – spiega Castelli- a coloro i quali, padroni del vapore di Roma, oggi devono decidere del nostro futuro sul piano della ricostruzione. Nelle nostre zone – prosegue il primo cittadino ascolano – vengano applicati i vantaggi fiscali utili a mantenere vivo il flusso economico che in questi mesi registra battute d’arresto. Non a caso abbiamo parlato di zona economica speciale”.

Il sindaco di Ascoli, in attesa della ricostruzione, ha posto l’accento sulla necessità di portare a termine i progetti preesistenti al terremoto: “Nello specifico ho fatto riferimento alla bonifica dell’ex Carbon – aggiunge Castelli – e all’accelerazione del processo relativo al piano provinciale dei rifiuti. Senza dimenticare i problemi di una zona industriale che spesso viene affaticata da quei meccanismi burocratici che hanno spinto più volte gli imprenditori a richiedere una specifica semplificazione”.

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