“Chigghie De Santa Chiara”, il duo torna a colpire con un manifesto dissacrante al piazzale dello stadio


ASCOLI PICENO − Da sempre attenti ad intercettare i tormentoni social, anche questa volta il duo Tiburtini−Castelli ha voluto prendere posizione sulla vicenda che ha coinvolto la modella, rea di “non essere bella” per la maggior parte delle persone, che ha posato per un noto brand di abbigliamento. Oggi li abbiamo sentiti. Gli abbiamo chiesto com’è nata quest’idea.

«Tutti e due facciamo un lavoro a contatto col il pubblico.» Dice Marco Tiburtini. «Questo ci permette sempre di intercettare quello che è sulla bocca delle persone. Abbiamo iniziato a leggere i commenti sui social riguardanti questa modella. Abbiamo notato che vi era una differenza netta tra i critici ed i favorevoli, con i primi nettamente in vantaggio sugl’altri. Così abbiamo pensato di truccarci e posare per fare quel manifesto. Posso dirti che ieri avrò ricevuto più di cento chiamate e messaggi. Il telefono era in “ebollizione”. Tutti sono rimasti colpiti da quel cartellone. Il nostro messaggio era, come sempre, da leggere in chiave ironica. Volevamo narrare il fatto che ora tutti i più noti stilisti hanno scelto di seguire la linea tracciata, ovvero quella di scegliere modelle che ai più non risultano essere belle.»

«Ora ho trasferito la mia attività, ma il bar dove lavora Marco − afferma Amedeo Castelli − resta sempre il mio punto di riferimento. Sono quasi sempre da lui quando voglio farmi una birra o passare del tempo. L’idea è nata ed è stata realizzata in poco tempo. Dal bancone della sua attività siamo passati a “Colorain” in un attimo. Abbiamo contattato una nostra amica che ci ha truccato e ci ha messo quel fondotinta che ci ha “donato” quel colore cianotico. Fatte le foto, le abbiamo inviate ed eravamo affissi nel piazzale dello stadio. Quanto tempo resterà il cartellone? Ci hanno detto una settimana.

Avevo anche qualche remora. Di questo periodo questi messaggi, anche se fatti in chiave dissacrante, ironica e carnascialesca, come era nelle nostre intenzioni, possono essere facilmente fraintesi, magari dandogli una connotazione sessista − che non aveva, lo ripeto −. Fortunatamente così non è stato. Tutti hanno capito il nostro intento. Posso dirti che ieri il mio telefono era rovente. La carica della batteria è finita in pochissimo tempo.»

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