Cinque anni dal sisma, Acquaroli:” Moltiplicheremo i nostri sforzi per restituire il prima possibile normalità alle comunità colpite”

“A cinque anni dalla tragedia che ha sconvolto quasi la metà del territorio marchigiano, mi stringo nel dolore, ancora forte e vivo nelle nostre menti e nei nostri cuori, alle famiglie di chi non c’è più e alle comunità disgregate che faticano a tornare alla normalità”.

Così il presidente della Regione Francesco Acquaroli, oggi, nel giorno dell’anniversario del sisma che il 24 agosto 2016 fece tremare il centro Italia causando decine di vittime e la devastazione di interi paesi nelle Marche.

“Moltiplicheremo i nostri sforzi – assicura  il presidente – per restituire il prima possibile normalità e futuro a tutte le comunità distrutte dal sisma. Nelle prossime settimane, ad un anno dal nostro insediamento, tireremo le prime somme e tracceremo le linee di azione future. La ricostruzione resta la priorità della nostra azione di governo. Cinque anni sono lunghi – continua -. Nell’ultimo, da quando sono stato chiamato con la giunta alla guida di questa Regione dai cittadini marchigiani, insieme ai sindaci e a tutti coloro che nella filiera istituzionale hanno un ruolo, abbiamo cercato di costruire delle risposte per accelerare la ricostruzione privata e pubblica e per ridare speranza a questi territori che rischiano lo spopolamento”

“I numeri testimoniano che, finalmente, ci avviamo ad una fase positiva della Ricostruzione, ma dobbiamo fare sempre di più. Ci sono problemi legati al caro prezzi delle materie prime e alla scarsità delle imprese che possono dare il loro contributo alla ricostruzione perché già impegnate con i bonus messi in campo dal Governo nell’ultimo periodo”

“Cercheremo di fare fronte a tutte le questioni per dare le risposte che questi cittadini aspettano. Come rappresentanti delle Istituzioni, oltre a dare un messaggio di speranza, dobbiamo far sentire la nostra concreta presenza. Lo stiamo facendo sfruttando al meglio le potenzialità degli strumenti che ci vengono messi a disposizione per innescare meccanismi virtuosi in grado di dare nuovo impulso alla Ricostruzione e sostenere una rivitalizzazione forte dal punto di vista sociale ed economico in stretta collaborazione con il Ministero e tutti i Comuni.  Si susseguono incontri per costruire una progettualità che disegni una prospettiva per il futuro e non solo per l’immediato. Fondamentali per il rilancio saranno le risorse del Recovery Fund, che ci possono aiutare a superare il ritardo infrastrutturale che affligge queste zone”

“Parliamo di un territorio con una forte vocazione turistica, agricola ed enogastronomica, ricco di paesaggi, arte e storia che non teme concorrenza. Valore aggiunto è la dinamicità di questa gente che non si arrende e vuole resistere: non solo anziani ma anche tanti giovani. A tutti loro – conclude Acquaroli – dobbiamo far sentire tutta la nostra vicinanza lavorando insieme per la rinascita del territorio”.

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