Cittadinanza attiva: “Organizzazione sanitaria nel piceno da rivedere e velocemente: si è perso troppo tempo”

medicina
SAN BENEDETTO – “La miopia di voler spostare l’oncologia al Mazzoni avvalora quanto ci accingiamo a dire. Decisione che respingiamo perché priva di ragionevolezza”. Lo dice Cittadinanzattiva Assemblea Territoriale di San Benedetto

“Decisioni prese presumibilmente dalla stessa cabina di regia, che non condividiamo, non per principio, ma perché è chiara la disparità di trattamento che i cittadini subiscono. Ci rendiamo conto del momento difficile ma l’impatto di una pandemia non può essere affrontato trasformando un ospedale pubblico in covid quindi rinunciando alle sue specialistiche. Non troveranno soluzione pensando di affondare il Madonna del Soccorso sul livello covid, così da trasferire tutti i pazienti no covid al Mazzoni, perché il Mazzoni, da quanto leggiamo dai media, vive difficoltà anche peggiori del Madonna del Soccorso” dice il comitato.

“L’esperienza passata di marzo avrebbe dovuto insegnare alla stessa cabina di regia che la strada di riconvertire totalmente un ospedale rispetto l’altro, non funziona. Ci vorrebbe che qualcuno lo dica alla nuova giunta e al nuovo assessore alla sanità altrimenti oltre a cambiare poco o nulla, si ripropone un percorso non funzionale nelle mani della stessa cabina di regia. La follia gestionale di tutto quanto sta accadendo, sta producendo, reparto su reparto, l’implosione delle specialistiche del Madonna del Soccorso. Ora spiegate alla città quale è il senso di spostare anche l’oncologia al Mazzoni quando soluzioni di maggiore sicurezza esistono al Madonna del Soccorso. Non ci raccontate che questo aumento dei positivi vi ha preso di sorpresa perché oltre a non essere credibili  dimostrate poca capacità gestionale”
“Che l’Assessore Regionale metta in campo commissari capaci di scostare meglio soluzioni più efficaci e coraggiose, a partire dalle strutture esistenti sul territorio, parallelamente te ad una efficace gestione domiciliare.Proseguendo così vuol dire rinunciare alla tutela della salute dei cittadini senza aver fatto tutto quello che si poteva fare
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