Coldiretti Ascoli-Fermo lancia l’allarme: “A rischio fondi Ue per gli allevatori”

ASCOLI PICENO – Oltre a far crollare la produzione di fieno e di latte la siccità sta mettendo a rischio anche i fondi comunitari per gli allevatori. A lanciare l’allarme è la Coldiretti Ascoli-Fermo dopo che le temperature nella prima decade di agosto hanno fatto registrare nelle due province valori di record di 7,7 gradi superiori alla media, mentre è caduto l’88% di pioggia in meno.

“La produzione di foraggio per gli animali si è più che dimezzata – segnala l’organizzazione agricola -. In pratica, gli allevatori sono riusciti ad effettuare solo il primo dei tre raccolti, mentre i pascoli sono ora letteralmente bruciati dal sole e dell’assenza di acqua. Il problema in più – spiega la Coldiretti Ascoli-Fermo – è che l’attività di pascolamento è legata anche all’ottenimento di fondi comunitari. Visto che sui prati non ci sono fieno ed erba, non ha senso portarvi le greggi, ma in questo modo si andranno a perdere anche i finanziamenti europei”.

“Occorre un impegno da parte delle istituzioni affinchè venga riconosciuta l’eccezionalità della situazione in cui si trovano i nostri allevamenti – spiegano Paolo Mazzoni, presidente di Coldiretti Ascoli Fermo, e il direttore Alessandro Visotti – in modo da evitare un ulteriore danno economico che andrebbe ad aggiungersi a quelli già ingenti causati dalla siccità. Il caldo ha portato un calo della produttività con punte del 30% di latte in meno per le mucche e del 50%% per le pecore, i pastori che sono stati costretti a smettere di mungere due mesi prima del normale. Perdite a cui occorre aggiungere i costi per integrare l’alimentazione del bestiame”.

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