Condanne Start, Gianni Balloni prepara il ricorso in appello

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Gianni Balloni, è tra gli ex amministratori della Start Plus condannati, insieme ad altri della Start, a rifondere parte dell’ammanco milionario causato dall’omesso versamento degli incassi dei biglietti da parte di due rivendite.

“E’ una sentenza abnorme – tuona Balloni – perché è stato condannato il Cda che aveva denunciato il buco di bilancio. Mi è sembrato un pronunciamento poco rispondente dal punto di vista morale”.

La decisione  è stata formalizzata il 10 agosto dal collegio arbitrale composto dalla commercialista Giulia Liboni e dagli avvocati Silvio Marozzi e Lorenzo Donati. Sono stati condannati a rifondere 110mila euro (dovranno essere fatte le ripartizioni pro capite) Alessandro Antonini, Attilio Lattanzi, Gianni Balloni, Domenico Bachetti e Pasqualino Del Bello, oltre al pagamento delle spese dell’arbitrato.

“Sono stato in carica dal 2011 al 2014 – precisa Balloni – in quota al centrodestra. Il Cda in cui ero consigliere ha presentato esposti e denunce su quello che era accaduto in precedenza. Ma per gli amministratori passati del centrosinistra è scattata la prescrizione”.

Il collegio arbitrale non ha proceduto nei confronti di Arrigo Silvestri, Luciano Sgolastra, Domenico Eleuteri e Lucio Ventura per avvenuta prescrizione in quanto sono trascorsi cinque anni dalla cessazione delle cariche.

“Mi è sembrata un’operazione – lamenta Balloni – con qualche connotato politico. E poi si dovrà chiarire come mai sono stati spesi soldi per gli avvocati che hanno difeso gli amministratori degli anni precedenti al 2011, sapendo che ci sarebbe stata la prescrizione”.

La condanna pecuniaria inciderà sull’attività di Consigliere comunale? “Intanto c’è da capire – puntualizza Balloni –  la ripartizione delle somme, ma se c’è da pagare non mi tiro indietro, né lascio scattare eventuali termini che facciano configurare l’incompatibilità con il ruolo di consigliere. Siccome sono moralmente a posto, la condanna non si ripercuoterà sulle mansioni in Consiglio. In ogni caso presenterò ricorso in appello”.

Pasqualino Del Bello è stato condannato ad un ulteriore risarcimento poiché è rimasto in carica fino allo scorso giugno, quando ha rassegnato le dimissioni.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

"Sono stato invitato dall'armatore sulla barca con l'effigie della Madonna della Marina"

Articolo Successivo

Terremoto, il Movimento 5 Stelle presenta un esposto sulla nomina di Carlo Casini