Ieri Consiglio comunale aperto sulla sanità. Dibattito interessante sul futuro dell’ospedale “Mazzoni”

ASCOLI – Si è tenuto ieri pomeriggio il Consiglio Comunale aperto sulla sanità per discutere del futuro dell’ospedale Mazzoni ma anche sul tanto dibattuto nosocomio di vallata. Assente il presidente della Regione Ceriscioli, invitato più volte all’assise ascolana, ma che non è stato presente.

Il presidente del Consiglio Comunale Marco Fioravanti rimarca” L’assenza di Ceriscioli  che offende i cittadini ascolani. Lo stesso presidente è venuto ad Ascoli all’assemblea del Pd per parlare del piano socio sanitario e questo è molto scorretto. Chiunque siederà qui dopo il 26 maggio deve dire no all’ospedale unico e si al rafforzamento del “Mazzoni”. Ascoli ha anche necessità dell’Azienda ospedaliera Marche sud”

Il presidente della Consulta per la salute Giacomo Manni ricorda che “Ci sono tanti problemi nella sanità Picena. Mi chiedo perché il Sindaco di una cittadina piccola ha lo stesso peso di un Sindaco di una città come Ascoli. Le liste d’attesa sono ancora problematiche, avevamo chiesto i parametri di funzionamento dell’algoritmo, ma non abbiamo avuto risposta da nessuno ,anche se il direttore Milani si è mostrato sempre disponibile” dice Manni “Abbiamo sempre contestato il modello di ospedale unico in quel modo e il Consiglio aperto è lo strumento più importante per mostrare le nostre problematiche, peccato che ceriscioli non sia mai venuto a parlarne. Cosa ne faremo delle strutture esistenti? Si sa solo che i nostri presidi li stanno smantellando pezzo per pezzo”

Il capogruppo Pd Francesco Ameli difende la Regione. “Con il bonus malus si cerca di sistemare il problema della rinuncia alle prestazioni. Il piano socio sanitario non è chiuso e cerca di dare soluzioni e di dare attrazione al territorio, altrimenti non ci saranno più medici. Dobbiamo individuare nuove tipologie assistenziali e pensiamo che gli ospedali devono mantenere la sostenibilità anche dopo il sisma ma la vera battaglia è avere un’assistenza adeguata e una cultura sanitaria importante” dice Ameli, “Mentre si fanno i lavori di adeguamento sismico dove li metti i pazienti? E gli ospedali sono per intensità di cura. L’organizzazione dei reparti è diversa rispetto a quelli di 40 anni fa. Se con 2 plessi quale quello di base e quale di primo livello? nessuno entra su questa discussione perché sarebbe un derby che la nostra classe dirigente non è in grado di reggere”, mentre il presidente della Consulta sulla disabilità Roberto Zazzetti ricorda che “Tutti i cittadini vogliono essere curati da professionisti in strutture che diano sicurezza e professionalità. Il problema riguarda la qualità della sanità e finché la nomina è politica, il cittadino non avrà la qualità delle cure mediche perché il personale è la cosa più importante”.  Hanno espresso contrarietà all’ospedale unico anche il Comitato Antidegrado per Ascoli e l’associazione Obiettivo Salute nel Piceno, mentre la Usb ha rimarcato la difficoltà del personale sanitario ad operare in un momento di vasti tagli al settore.

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