Coronavirus, Marini: «Necessario sospendere tassa e canone sui dehors»

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il coronavirus e la possibile recessione. Alessandro Marini chiede al sindaco Piunti di rimandare a dopo l’emergenza i pagamenti legati all’occupazione di suolo pubblico.

Il presidente della Federazione Italiana Esercizi Pubblici e Turistici chiede anche di ridurre proporzionalmente le tasse di competenza comunale. In caso contrario, l’emergenza coronavirus potrebbe ulteriormente mettere in ginocchio l’economia sambenedettese.

Le misure restrittive. «I provvedimenti del governo – dichiara Marini – recentemente intervenuti in materia di contenimento dell’emergenza coronavirus, e segnatamente il dpcm dell’11 marzo scorso, hanno previsto la sospensione delle attività di servizi di ristorazione/somministrazione (tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari».

Il sostegno alle imprese. «Tuttavia, allo stato attuale, non abbiamo notizia di provvedimenti statali che intervengano, dando sostegno alle imprese, sul tema dei versamenti inerenti la produzione di rifiuti per le medesime attività, per il periodo di sospensione, oltre che dei versamenti relativi all’occupazione del suolo pubblico da parte degli operatori delle categorie interessate, le cui attività sono state chiuse o sospese».

Le richieste al sindaco. «In particolare, si riterrebbe equo e socialmente responsabile un provvedimento, da parte del comune, che in assenza di produzione di rifiuti riduca proporzionalmente i prelievi di cui ai commi 639, 667 e 668 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2013, n.147 (Tarsu, Tari, Tares, a seconda dei casi) in relazione al periodo di mancata utilizzazione dei suddetti spazi ed aree pubblici».

I dehors. «Inoltre, riteniamo che le scadenze per il pagamento della tassa (Tosap) o del canone (Cosap) per l’occupazione di spazi ed aree pubblici, di cui al D. Lgs. n.507/93 ed al D. Lgs. n.446/97, dovuti da attività esercitate su suolo pubblico (dehors dei pubblici esercizi), qualora coincidenti con il periodo di mancato esercizio dell’attività, debbano essere prorogate a date successive alla fine dell’emergenza, come d’altronde il Governo sta prevedendo per il pagamento dei tributi erariali statali e di quanto dovuto per la contribuzione previdenziale ed assistenziale.

Fiepet Confesercenti Ascoli-Fermo Le chiede dunque di intervenire prevedendo la sospensione dei suddetti pagamenti e la riduzione dei relativi importi a valere sulle prossime scadenze. È un gesto che le categorie interessate apprezzerebbero molto nella situazione contingente, che vede le attività imprenditoriali versare in una condizione di crisi estremamente grave e superabile solo con la partecipazione di tutte le Istituzioni, ai vari livelli».

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