Covid e crisi del commercio, Di Sabatino (WAP) indica la via: «Creare il brand “Piceno”»


ASCOLI PICENO – Il momento storico non è certamente favorevole. Moltissimi sono i corollari scaturenti dalla crisi pandemica, tra questi sicuramente il commercio rappresenta una delle voci maggiormente attenzionate in questo momento. «Il commercio è attualmente fermo. Coi Comuni chiusi – lo spostamento è fortemente limitato -, viviamo solamente degli abitanti e dei residenti del quartiere». A parlare è Marco Di Sabatino, referente e portavoce di WAP. Ecco le dichiarazioni che ci ha rilasciato.

«Circa un mese fa abbiamo fatto una riunione tra noi commercianti ed il Comune − afferma Di Sabatino -. Il tema è stato proprio quello della creazione del brand “Piceno”. In questo momento storico acquista sempre più importanza. Abbiamo una città medioevale meravigliosa, sulla costa una delle realtà di maggior richiamo per il turismo estivo, delle spiagge di acqua dolce nell’interno che meritano di essere valorizzate, le montagne ed i nostri sentieri, la possibilità di farsi un’escursione in e-bike tra i nostri Appennini… Insomma, la natura ci ha fatto molti regali. Dobbiamo valorizzarli. Naturalmente, noi (commercianti, cittadini) possiamo fare ben poco. Al limite: possiamo caldeggiare e spingere su questo tema. E’ giunto il momento che le istituzioni provinciali (tutte) si mettano al tavolo e pianifichino il percorso. Questa può essere una soluzione per evitare lo svuotamento delle città. Ne abbiamo parlato spesso: il rischio, ora presente più che mai, è quello di vedere un centro storico fatto di vetrine spente e sfitte.

Il nostro punto di riferimento deve essere il “Salento”. Loro sono stati bravissimi. Se un turista sceglie di andare in Puglia, il primo posto a cui pensa è proprio quello. Dobbiamo seguire quella strada.

Attualmente il commercio è in forte sofferenza, di fatto, è fermo. Le restrizioni agli spostamenti tra i vari Comuni, e le conseguenti limitazioni alle realtà imprenditoriali del food, hanno ridotto notevolmente il passeggio. Non si creano neppure i presupposti perché nasca il desiderio di comperarsi un pantalone o una camicia… In questo momento ci teniamo a galla solamente con gli abitanti ed i residenti del quartiere.
Tornando al discorso iniziale: credo che questo sia il momento in cui il tema della nascita del brand “Piceno” sia diventata una priorità. Dobbiamo rilanciarlo con coraggio ed attuarlo».

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