Dal 18 maggio tornano le Messe con i fedeli. D’Ercole: “Non lasciamoci vincere dalla paura”

ASCOLI – Dal 18 maggio si potrà tornare a celebrare la Messa in presenza dei fedeli. Ovviamente sono previste molte regole per evitare il contagio.

L’ingresso negli edifici sacri, in questa fase di transizione, è contingentato e regolato da volontari che favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite.

Il numero massimo dei presenti sarà stabilito dal legale rappresentante (il parroco, ndr) che individuerà la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro.

Totale divieto d’accesso alle persone  con temperatura uguale o superiore a 37,5 gradi; stessa cosa per chi è stato in contatto con persone positive al Covid-19 . La decisione di entrare sarà responsabilità del fedele, in quanto non è obbligatorio misurare la temperatura all’ingresso. Nel caso in cui, si legge nel Protocollo, «la partecipazione attesa superi il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche».

Si potrà quindi distribuire la Comunione, ma dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso; gli stessi  dovranno indossare la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza – abbiano cura di offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli. Domani tutti i sacerdoti della Diocesi saranno anche sottoposti al tampone.

“I sacerdoti hanno lavorato tanto in questi mesi di lockdown, con grande tenacia e consapevolezza” dice il Vescovo di Ascoli Giovanni D’Ercole “Una novità di queste prossime settimana sarà la possibilità da parte dei familiari di portare la Comunione in casa a chi non può, sopratutto malati e anziani. Saranno Ministri in una situazione straordinaria” dice

“Siamo usciti dal lockdown e le difficoltà ci saranno, ma tutti dovranno rasserenarsi e avere fiducia”dice D’Ercole, “Il rischio più grande è quello di lasciarsi vincere dalla paura, che è figlia della mancanza di fiducia”

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