Dal TAR stop al vaccino obbligatorio per gli infermieri delle Marche

“Grazie alle Segreterie NurSind, sindacato delle professioni infermieristiche di Ancona, Macerata, Ascoli Piceno –  Fermo, è stato ristabilito il diritto per gli operatori sanitari di essere tutelati dalle leggi nazionali che sono state forzate e disattese dalla Regione Marche- La vaccinazione antiinfluenzale per il personale sanitario, infatti, era solo raccomandata. L’ente Regione ha ritenuto di farne un obbligo” Lo dice il sindacato NurSind.

Le segreterie NurSind rappresentate dall’Avvocato Mauro Saraceni, hanno così deciso di rivolgersi al TAR Marche, chiedendo la sospensione del provvedimento che ordinava la vaccinazione.

Era  disposta la compilazione di un modulo di rifiuto da parte del professionista che preferiva rinunciare all’offerta vaccinale, con lesione di diritti fondamentali anche di rango costituzionale e pericolo per la privacy.

“Una richiesta, quella della compilazione del modulo, che i professionisti sanitari supportati dal NurSind hanno valutato “oltraggiosa e minacciosa”, perché assolutamente inappropriata nel caso di un trattamento sanitario facoltativo, mentre è chiaramente del tutto legittimo e obbligatorio il consenso informato scritto per chi desidera effettuarla. Un modulo di rifiuto fortemente contestato dai professionisti sanitari e dal NurSind che ne chiedevano il ritiro; in risposta invece la Regione Marche, in accordo con altre rappresentanze sindacali CISL, CGIL,  lo ripresentava con solo alcune modifiche superficiali” dice Nursind.

“Nonostante l’increscioso periodo incombente, il NurSind ha quindi deciso di rivolgersi all’Autorità Giudiziaria e tramite il proprio legale Avvocato Mauro Saraceni è giunta ad ottenere soddisfazione con l’Ordinanza del TAR Marche n.00490/2020. In sintesi l’ordinanza accoglie la richiesta di annullamento previa sospensione:della deliberazione di Giunta Regionale della Regione Marche n.986 del 27/07/2020  e di ogni altro atto presupposto, successivo, connesso e correlato” si dice

“La Sentenza conferma come le aziende sanitarie stessero esercitando un abuso che il NurSind già aveva segnalato, ora sancito dal TAR- commentano Maurizio Pelosi, Matteo Rignanese ed Elisabetta Guglielmi, segretari territoriali NurSind, rispettivamente di Ascoli Piceno- Fermo, Ancona e Macerata. Per NurSind resta comunque fermo l’obbligo etico-professionale per il professionista sanitario di seguire le linee guida scientifiche e le raccomandazioni ministeriali, parimenti per le aziende, di sottendere ai disposti legislativi e giuridici senza dimenticare i diritti dei professionisti sanitari” spiegano i sindacalisti.

 

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