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Dal terremoto alla diretta nazionale: lo chef di ‘Centimetro Zero’ ospite a Tv2000
SPINETOLI – Dalla solitudine per i danni di un terremoto che un anno e mezzo fa ha azzerato speranze e lavoro, alla diretta Tv di un programma nazionale che cattura in ogni puntata centinaia di migliaia di telespettatori. Passando per la cucina della Locanda del Terzo Settore di Spinetoli.
E’ la storia di Paolo Fusco, 39 anni, professione: chef della Locanda “Centimetro Zero”, il progetto sociale che da due anni, nelle Marche, coniuga integrazione e cucina di qualità, impiegando anche ragazzi con diversi gradi di disabilità mentale. E Paolo, da oltre un anno, è il capitano della squadra di cuochi che sta traghettando il casolare delle campagne picene verso obiettivi sempre più ambiziosi, grazie a proposte gastronomiche che mescolano professionalità e prodotti dell’orto.
“L’invito è arrivato con una telefonata da Roma – racconta Emidio Mandozzi, responsabile della Locanda –. Gli autori di ‘Siamo Noi’, il programma in onda su Tv2000, avevano letto alcuni articoli di stampa dedicati al nostro progetto e ci hanno chiesto di realizzare un servizio e di avere il nostro chef tra gli ospiti della puntata di lunedì, 19 marzo. Paolo fino all’anno scorso lavorava per un noto albergo di Acquasanta Terme. Ma poi, a causa del terremoto, la struttura ha dovuto chiudere. Noi avevamo bisogno di uno chef e gli abbiamo offerto questa seconda possibilità. E’ stato un incontro felice perché Paolo è bravissimo non solo tra i fornelli, ma anche nel relazionarsi con i nostri ragazzi: un compito delicato, che non riesce sempre a tutti”.
Più di 500 puntate in archivio, con oltre 7 mila ospiti accolti in studio e centinaia di servizi e collegamenti realizzati in giro per l’Italia, il programma in onda dal lunedì al venerdì dalle 13.50, condotto da Gabriella Facondo e Massimiliano Niccoli, racconta una quotidianità fatta di bellezza ma anche fatica: dal rapporto di coppia all’educazione dei figli, dalla gestione della casa alla cura degli anziani. Con servizi di approfondimento e una sezione dedicata alla cucina. Ed è proprio quest’ultimo spazio che ospiterà Paolo Fusco e l’esperienza ‘Locanda Centimetro Zero’, realizzata insieme alla Fondazione Carisap.
“Il piatto che porteremo in Tv – spiega Roberta D’Emidio, responsabile del progetto sociale – è lo ‘Spaghettone al pesto di cavolo nero’, un primo molto richiesto, probabilmente grazie ai profumi, accattivanti in ogni stagione, e al sapore inconfondibile delle verdure appena colte dal nostro orto”. Un successo pieno, dovuto anche all’armonia che il progetto ha saputo creare sia tra chi arriva con l’idea di consumare un’ottima cena, che tra chi, dall’orto prima e dalla cucina poi, quella cena l’ha preparata con profonda competenza e passione. “Sono sbarcato a Folignano, un piccolo comune della provincia di Ascoli Piceno – spiega Paolo – circa 12 anni fa per amore della mia compagna, Elsa, che mi ha regalato la gioia di diventare padre di uno splendido bambino: Gaetano, il dono più prezioso della mia vita. Ho avuto sempre la passione per la cucina e prima di approdare alla Locanda ‘Centimetro Zero’ lavoravo ad Acquasanta Terme. Improvvisamente è arrivato il terremoto che mi tolto prima il lavoro e poi, con la forte scossa del 30 ottobre, anche la casa, dichiarata subito inagibile. In poco tempo non avevo più niente ma mi sentivo comunque fortunato, pensando a tutte le persone che non c’erano più”.
“Mi sono rimboccato le maniche – racconta lo chef – e ho cercato subito una nuova occupazione. Finché un bel giorno, Assuntina, una mia vicina di casa che saluto con affetto, mi parla di questa Locanda e mi dice che stanno cercando un cuoco. Colgo l’occasione al volo e a febbraio 2017 inizio questa meravigliosa esperienza. Dopo alcune settimane da volontario, durante le quali ho subito apprezzato il clima di cordialità e di accoglienza che mi era riservato dal personale e dai ragazzi, sono stato assunto come 1° Chef e ho iniziato questo nuovo percorso”.
“Nonostante fossi l’ultimo arrivato, mi sono integrato perfettamente nell’ambiente in cui si respira un’aria familiare, perché questo siamo: una famiglia. Inoltre il cuoco che mi ha preceduto, Mario, continua a mettere a servizio del ristorante la sua grande esperienza, aiutandoci nel fine settimana”.
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