Dalla Caritas 21,6 milioni per il terremoto, San Benedetto nel progetto

La nuova emergenza è arrivata mentre sono già attivi i gemellaggi delle Caritas con la diocesi di Rieti. La situazione si è aggravata  nelle sei diocesi delle Marche, gemellate, colpite dal sisma: San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, Ascoli Piceno, Camerino-San  Severino Marche, Fabriano-Matelica, Fermo,  Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia,  la diocesi di Spoleto-Norcia, le diocesi di L’Aquila e Teramo-Atri.

Pur tra queste difficoltà, in tutte le zone colpite le Chiese locali stanno completando il monitoraggio dei bisogni a carattere sociale ed  economico e avviando interventi mirati per la ripresa delle attività  produttive, soprattutto nelle aree rurali: attrezzature per allevatori o agricoltori, tunnel agricoli destinati al bestiame, mangimi e  foraggi, interventi strutturali per la ripresa della produzione, trasformazione e vendita dei prodotti tipici.

Dal punto di vista strutturale, per riannodare fin da subito relazioni e rapporti comunitari, si è dato prontamente avvio ad un programma di realizzazione di strutture polifunzionali (”Centri di comunità”).

Si sono  già svolti incontri con le altre diocesi marchigiane per verificare l’opportunità/necessità di realizzare analoghi interventi strutturali:  ad oggi sono in istruttoria progetti nelle diocesi di San Benedetto del Tronto (per Cossignano e Force), Camerino
(Camerino, Visso, La Maddalena), Fermo (S. Angelo in Pontano, Amandola, Francavilla), Macerata (Tolentino e Macerata).

Relativamente alle risorse, grazie alla colletta nazionale del 18 settembre e alla generosa risposta solidale, sono finora pervenuti a Caritas Italiana circa 21,6 milioni di euro, incluso il milione messo
a disposizione dalla Cei.

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