Dati sul turismo presente e futuro, il parere della Confesercenti, Confcommercio ed Assolbergatori


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Abbiamo provato a fare un primo bilancio, seppur con una stagione ancora in essere, delle presenze turistiche sul litorale. Per descrivere il fenomeno abbiamo intervistato Sandro Assenti per la Confesercenti, Fausto Calabresi per la Confcommercio e Gaetano De Panicis per Assoalbergatori.

«San Benedetto ha un’occasione unica tra le mani – dice Assenti -. Cosa intendo? Che quest’anno abbiamo avuto un flusso turistico interno proveniente da Regioni che non facevano parte dei nostri habitué. Mi riferisco soprattutto ai turisti toscani. Solitamente preferivano restare sul litorale tirrenico. Quest’anno ravvisiamo un aumento sotto questo punto di vista. Possiamo dire che siamo riusciti ad edulcorare gli effetti del lock down. Naturalmente il mio è un discorso in generale, potrà anche esserci un’attività che continua a risentire degli effetti della serrata. La vera nota dolente riguarda il flusso turistico estero. Loro stanno mancando, ma era anche prevedibile. Ci aspettiamo comunque un ottimo mese di agosto. Abbiamo dei dati che ci portano a vedere positivamente il trend che avremo da qui in avanti. Molte persone hanno lavorato durante il mese di luglio, verosimilmente nel prossimo mese avranno le ferie. Ritengo che questi dati (quelli attuali) siano stati aiutati anche dall’aumento degli spazi riservati ai dehors. Il maggior respirso concesso ha messo il cliente in condizione di sentirsi più sicuro. Un parere sulle proposte estive costiere? Io noto una certa disparità di trattamento. Chiarifico questa affermazione. In tutto il Piceno sono state annullate o ridotte molte manifestazioni attese ed appuntamenti sentiti, penso soprattutto alla “Festa della Madonna della Marina”. So che in altre città è stato concesso quasi tutto. Sembra che l’Autorità locale abbia sopravanzato il ruolo del Governo. Questo ci lascia confusi.»

«A giugno non abbiamo – dice Calabresi – lavorato molto, quasi nulla. In questo mese abbiamo visto dei segnali di ripresa. Sicuramente sono dei dati incoraggianti. Ci aspettiamo un trend ascendente nel mese di agosto, sempre rispetto ai dati che abbiamo come Confcommercio. I turisti che stiamo vedendo nelle nostre strutture sono prettamente italiani, il flusso estero sta mancando. Ma era prevedibile che sarebbe andata così. Sicuramente questa sarà una stagione – passami il termine – di “semina”. Penso proprio al mercato interno. Nella mia struttura sento spesso dei commenti positivi sulla nostra città, un posto che non conoscevano. Ciò sicuramente ci deve responsabilizzare perché si può seminare bene o male. Ma non ho dubbi che saremo in grado di veicolare molto bene la nostra città. Magari molti che sono stati qui quest’anno ci riprenderanno in considerazione per le prossime estati. Rispetto alle proposte estive voglio dire che per me deve essere trovato un punto d’equilibrio. Cosa voglio dire? Che la salute deve essere messa al primo posto, senza alcun dubbio. Sancita questa priorità, dobbiamo esser bravi noi a trovare delle vie di intrattenimento alternative, consapevole che ci sono molti locali sulla costa che permettono al turista di poter vivere la notte.»

«Partiamo dal fatto che a giugno non abbiam lavorato, e che molti alberghi hanno iniziato la stagione alla prima settimana di luglio, riducendo il solito arco temporale da ottanta a sessanta giorni. Premesso questo vediamo un buon flusso turistico, anche se – pur non avendo il dono della chiaroveggenza – chiuderemo il saldo finale con un segno negativo. Credo intorno al cinquanta per cento.» Queste le prime parole di Gaetano De Panicis. «A marzo, magari, ero convinto che la stagione non sarebbe mai partita. Gli sviluppi hanno permesso una – seppur limitata – apertura. Anche io ravviso un maggior afflusso di italiani, ma tutti sapevamo che il nostro bacino quest’anno sarebbe stato interno. Di stranieri se ne sono davvero pochi. Sarà una stagione in grado di poter incidere sulla diffusione della Riviera delle Palme in Italia? Non lo so, credo che l’anno prossimo – sperando che questa pandemia abbia finito di imperversare – tutti ripartiremo da zero. Posso dirti questo: chi ha scelto di venire sul litorale Piceno, nelle Marche del Sud, lo ha fatto scientemente. Tanti si sono informati, tanti hanno letto le statistiche su contagi, e tanti hanno percepito una maggior sicurezza in queste zone. Di questa affermazione ho il riscontro dei miei clienti, lo dichiarano spesso quando parlo con loro. Per me il Comune deve far partire – dopo che lo ha ribadito in più occasioni, sia in campagna elettorale che dopo – i lavori del Lungomare. Quello è il nostro biglietto da visita! Noi abbiamo pochissimi monumenti d’interesse storico. E’ (il Lungomare) un patrimonio per la città e la prima immagine che diamo agli altri. Hanno detto che ad ottobre partiranno, finalmente. Io sarò lì ad aspettarli. Se lo faranno sarà un buon punto per loro – ed avranno rispettato le loro promesse -, diversamente ne usciranno ridimensionati. Cosa penso delle proposte estive cancellate? E’ una domanda difficile. Qui ogni scelta possibile è sbagliata. Fosse stato un anno normale, e questo non lo è, mi sarei lamentato. Se parte un focolaio, magari con trenta positivi che saltano subito all’occhio, oltre a chiudere la struttura ricettiva – che non ha molta scelta viste le attuali disposizioni -, non pensate che questo possa significare il fallimento della stagione? E’ una scelta presa (come tante altre) in itinere. Ma nessuno di noi può prevedere quale sarà la situazione del prossimo inverno o della prossima estate.»

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