Dehors, Sandro Assenti: «Piunti ci ripensi, il regolamento non va»


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Caso dehors: a dire la sua è anche Sandro Assenti. Il presidente provinciale di Confesercenti non promuove l’attuale bozza di regolamento.

«La nostra è una battaglia culturale, un confronto con le istituzioni. Il sindaco, secondo me, dovrebbe riflettere ancora sul passo che sta per compiere – dice Assenti – non so se riusciremo a convincerlo della bontà della nostra proposta, ma ritengo che questo regolamento, così com’é, finisca per scontentare la categoria».

Le restrizioni. «In realtà fino ad oggi un regolamento c’era già – spiega il presidente – e rispetto a quello molte cose sono peggiorate. Inizialmente i metri di profondità massima dei dehors era di 7 metri, ora siamo scesi a 3,5 metri. La riduzione coinvolge anche il computo della superficie. Il vecchio regolamento fissava all’80% la percentuale di superficie interna per il calcolo dell’estensione esterna. Adesso siamo scesi al 50%. La questione degli stalli è stata ampiamente dibattuta. In tal senso, mi permetto di far notare che, se l’occupazione dei posteggi venisse vietata, metà dei locali del centro non potrebbe avere dehors».

Il regolamento di Porto San Giorgio. «Potremmo prendere spunto da quella bozza, che sta per essere approvata. In essa, ad esempio, non ci sono limiti di profondità. Gli stalli poi non sono vietati, e la proroga temporale per mettersi in regola è di tre anni, mentre il nostro regolamento dice 18 mesi, Infine, per quanto riguarda le superfici, c’è il permesso per tutti di costruire dehors di almeno 20 metri quadri, a prescindere dal calcolo delle superfici».

La Soprintendenza. «Non dico che questo regolamento sia tutto da buttare, ma sulle cose importanti bisogna fare sostanziali modifiche – continua Assenti – da quel che so io, la Soprintendenza si è impuntata solo contro i gazebi, mentre la questione stalli è una scelta politica del sindaco. Spero che Piunti cambi idea in merito: si potrebbe tranquillamente eliminare il divieto ed analizzare ogni caso singolarmente, sempre nel rispetto della sicurezza».

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