“La ricostruzione è paralizzata oltre che per l’assenza di norme speciali anche e soprattutto per la gestione precaria del personale coinvolto. In molti Comuni stanno scadendo i 36 mesi di contratto a tempo determinato per il personale che si è formato sul campo in tre anni. È assurdo che ora i sindaci debbano fare nuovi concorsi per reclutare nuovo personale perché l’esecutivo non è capace di affrontare con  il tema” dice.

“È chiaro a tutti che i territori dell’entroterra coinvolti dal terremoto torneranno alla normalità forse tra 15/20 anni. Bisogna  avviare un processo di stabilizzazione del personale anche ampliando le attuali piante organiche dei piccoli Comuni oppure consentendo alle Regioni di stabilizzare il personale. Il Ministro  Dadone, mantenga la promessa e si attivi con urgenza per dare risposte alle comunità ” conclude l’esponente Fi.