Ecomafia, cresce abusivismo edilizio nelle Marche

ANCONA – Il Rapporto Ecomafia di Legambiente ha evidenziato una crescita dell’abusivismo nelle Marche. Undicesimo posto nella classifica delle regione italiane per illegalità ambientale. Ottavo posto invece, in quella per i fenomeni di abusivismo edilizio, in crescita rispetto al 2016. A due anni dall’approvazione della legge sugli ecoreati, nelle Marche diminuiscono in generale gli illeciti ambientali e il fatturato delle attività criminali contro l’ambiente. Se nel 2015 le infrazioni accertate erano state 839, vale a dire oltre 2 reati ai danni dell’ambiente al giorno, nel 2016 sono state circa 700.

Con il 3,1% delle infrazioni sul totale nazionale, la regione si posiziona all’undicesimo posto nella classifica delle illegalità ambientali, con 548 denunce e 107 sequestri registrati nel 2016. Per quanto riguarda il ciclo del cemento, invece, le Marche salgono all’ottava posizione, raggiungendo il 5% sul totale nazionale, a pari merito con la Toscana. Nel ciclo illegale di cemento e rifiuti, in regione la provincia di Ancona domina entrambe le classifiche con 210 denunce e 29 sequestri totali, seguita da Macerata con 108 denunce e 23 sequestri, Fermo con 75 denunce e 15 sequestri, Ascoli Piceno con 69 denunce e 8 sequestri e Pesaro Urbino con 46 denunce e 23 sequestri.

“Nonostante la situazione emersa dal Rapporto Ecomafia non sia tra le più allarmanti – il commento della presidente di Legambiente Marche Francesca Pulcini – il nostro territorio è sottoposto ad alto rischio di abusivismo edilizio, un fenomeno grave che rischia di devastare i luoghi più belli e quelli già profondamente feriti dal sisma.”

 

Foto: www.tenews.it

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