Elezioni politiche, ecco i candidati del Pd. Curti al secondo posto nel plurinominale

Si delineano anche per le Marche le scelte del Pd per le candidature alle prossime elezioni politiche del 25 settembre nei sei collegi uninominali (4 Camera e 2 per il Senato) e nei due listini del Proporzionale (Camera e Senato).

Scelte che hanno creato già molti malumori nel partito come quelli espressi dalla deputata Alessia Morani che ha rifiutato la candidatura con collocazione, decisa dal partito, all’uninominale Camera Pesaro Urbino e terzo posto proporzionale per la Camera.

Morani ha indicato come unici posti “eleggibili” nelle Marche per i dem, quello di capolista al proporzionale al Senato (sarà il deputato pugliese e commissario Pd Marche Alberto Losacco) e i primi due al Proporzionale Camera (l’ex deputata maceratese Irene Manzi, l’ex sindaco di Force Augusto Curti).
Ecco il quadro completo. Per il Senato, capolista del listino Losacco; al secondo posto la giornalista pugliese ed esperta di comunicazione Luisa Garribba Rizzitelli; al terzo, Daniele Vimini, vice sindaco di Pesaro. Per gli uninominali del Senato, per la zona Marche ‘sud’, Mirella Gattari, maceratese, ex presidente della Confederazione italiana agricoltori (Cia); e per quella ‘Nord’ Marco Bentivogli, ex segretario generale Fim Cisl, in ‘quota’ +Europa.

Per la Camera, dopo Manzi, ex vice sindaca di Macerata e responsabile nazionale della scuola del Pd. per il Senato, e Curti, coordinatore dei Piccoli Comuni Anci Marche, il Pd schiera Alessia Morani (che ha già rifiutato), e Antonio Gitto, presidente di Agci Marche, l’associazione di categoria delle cooperative. Per gli uninominali – Morani indicata per il collegio di Pesaro ha già declinato l’offerta -, ad Ancona correrà Antonio Mastrovincenzo (consigliere regionale ed ex presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche); a Macerata Fulvio Esposito, ex rettore Università di Camerino fino al 2011; nel collegio Fermo-Ascoli Piceno Meri Marziali, ex presidente della Commissione Pari Opportunità Marche. Ora i dem dovranno ‘colmare’ il vuoto lasciato dal forfait di Alessia Morani.

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