Errani verso l’addio, le reazioni dei sindaci di Arquata, Acquasanta e Force

ASCOLI PICENO – La notizia della possibile uscita di scena da parte del commissario alla ricostruzione post terremoto, Vasco Errani, ha suscitato grande agitazione in alcuni sindaci duramente colpiti dal sisma.

“Mi auguro che Errani ci ripensi” ha dichiarato il primo cittadino di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci. ”E’ una cattiva notizia, perchè ormai per noi era un punto di riferimento. E’ una grossa perdita – continua Petrucci – ormai il commissario conosceva tutte le pratiche, quanto si doveva fare. Non so a chi verranno attribuite le sue funzioni in una situazione che io ritengo sia ancora di piena emergenza, almeno per il mio comune. Curcio ha lasciato per motivi strettamente personali ed è comunque stata una grossa perdita. Per quanto riguarda ora Errani – conclude Petrucci – se è una scelta sua, mi auguro che ci possa ripensare; se è una scelta governativa, che ci pensassero due volte prima di sostituire un uomo che ha acquisito una grande esperienza”.

Ancora più pessimista il collega della vicina Acquasanta Terme, Sante Stangoni, che ha definito la ricostruzione più lontana se Errani dovesse lasciare il suo incarico. “Con l’addio dell’ex capo della Protezione civile nazionale Curcio e quello che sembra imminente del commissario alla ricostruzione Errani – dichiara il sindaco di Acquasanta – la ricostruzione si fa più difficile, più lontana. Sarebbe opportuna una proroga almeno sino alla fine dello stato di emergenza, che è stato a sua volta prorogato, mi sembra fino a febbraio 2018″. Sulla possibilità di dare più potere, ed in particolare ai governatori delle Regioni, Stangoni chiosa: “Dare più responsabilità alle Regioni e in particolare ai presidenti, che potrebbero diventare commissari, può essere un’idea ma non so se i governatori abbiano la presenza necessaria; i presidenti si dovranno occupare anche dei territori non colpiti dal sisma. Per fare un esempio, io da sindaco di un comune terremotato non riesco più ad occuparmi dell’ordinaria amministrazione”.

Per il sindaco di Force Augusto Curti invece, il lavoro svolto da Errani è sotto gli occhi di tutti: “A distanza di soli sette mesi dall’ultima scossa sismica – afferma il primo cittadino – sono state già emanate le ordinanze per la ricostruzione lieve e pesante. Nella prima fase, la scelta del Governo di nominare un commissario unico per le quattro regioni è stata legittima e condivisibile al fine di garantire un’uniformità legislativa”. Per Curti, qualora Errani non fosse più il commissario alla ricostruzione, la soluzione sarebbe scontata: “Nelle Marche la scelta del sostituto non potrebbe che ricadere sul Presidente Luca Ceriscioli, già vicecommissario. Questa soluzione permetterà di rafforzare ancora di più il filo diretto tra le istituzioni locali e le popolazioni colpite dal sisma”.

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