Faceva vaccinazioni “per finta” e rilasciava il green pass, un medico finisce in manette

Un medico residente in provincia di Ascoli è finito in manette con l’accusa di truffa e falso in atto pubblico. Secondo l’accusa, il dottore avrebbe finto di vaccinare circa 150 persone, con il rilascio del green pass avvenuto, dunque, senza la vaccinazione in 73 casi.  Anche un’altra persona è finita ai domiciliari: avrebbe aiutato il medico nel suo intento.

   Il procedimento è  innescato da spunti investigativi raccolti dalla Stazione  Carabinieri di Ascoli Piceno che trovavano iniziale conforto in  alcune anomalie  nelle modalità di vaccinazione seguite dal medico sottoposto ad indagine, anomalie rilevate dalla stessa ASUR (numero di vaccinazioni eseguite notevolmente più elevato  rispetto  a quelle effettuate da altri medici convenzionati; vaccinazioni effettuate in gran parte a soggetti che non erano  propri  assistiti e in certi casi a pazienti provenienti anche da fuori regione; tempi ritardati rispetto a quanto prescritto per l’inserimento delle attestazioni di avvenuta vaccinazione nel sistema informatico del Ministero della salute).

     Le corrispondenti e articolate attività di indagine dirette da questa Procura della Repubblica  si sono sviluppate  tra settembre e dicembre 2021 su più piani –  attività tecniche,  servizi di osservazione e pedinamento,   riprese video, acquisizioni documentali-  volti a verificare se nelle ore successive al ritiro delle dosi vaccinali da parte del medico (ed entro le quali tassativamente doveva essere effettuata l’inoculazione) ci sia la somministrazione delle stesse ai pazienti, somministrazione poi attestata dal medico e inserita nella piattaforma informatica ministeriale attraverso la quale veniva poi rilasciato il “Green Pass”; indagini volte anche a monitorare e ricostruire i rapporti e gli accordi retrostanti tra i vari soggetti coinvolti e il loro ruolo .

    Le attività svolte coralmente e accuratamente  dal Nucleo Investigativo,  dal Nucleo Operativo  e dalla Stazione Carabinieri in costante coordinamento con questo Ufficio- hanno consentito di raccogliere gravi elementi  per ritenere che le 120 dosi vaccinali prelevate dal medico tra la fine di settembre e i primi di dicembre del corrente anno non siano  state somministrate e che quindi siano false le attestazioni di avvenuta vaccinazione che il medico inseriva nel sistema informatico del Ministero della Salute nello stesso periodo e falsi i corrispondenti “green pass” rilasciati .  

     Le misure cautelari personali applicate (rispettivamente custodia in carcere e arresti domiciliari) sono state emesse in relazione alle esigenze di genuina acquisizione delle prove mentre sono state previste misure minori, una volta soddisfatte le esigenze probatorie, riguardo al pericolo di reiterazione del reato.

      Le attività di indagine sono infatti tutt’ora in corso a cura del Nucleo Investigativo e degli altri Reparti del Comando Provinciale Carabinieri di Ascoli Piceno (Nucleo Operativo e Stazione) al fine di ricostruire con esattezza ogni aspetto della vicenda e i suoi esatti confini .

      Nei prossimi giorni le due persone sottoposte a misura cautelare personale, a loro garanzia, saranno interrogate dal Giudice per le Indagini Preliminari su tutti i fatti fin’ora emersi dalle indagini e che hanno fondato le misure emesse.

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