“Farmacia dei servizi” nelle Marche, oltre 24mila prestazioni erogate

Oltre 24mila prestazioni sanitarie erogate in due anni dalle farmacie marchigiane. Il bilancio è stato condiviso ieri sera, a Jesi (Ancona), durante l’evento “La farmacia per dare risposte, due anni di sperimentazione nei servizi. Progetto Mimosa: la farmacia in campo”, in occasione dei due anni dall’avvio della sperimentazione della farmacia dei servizi nelle Marche.Secondo i dati forniti dalla Regione, la sperimentazione, avviata nel giugno 2023 coinvolge 329 delle 541 farmacie marchigiane (il 60%), con un’estensione prevista a 364 (67%) entro fine 2025.  I servizi offerti vanno dalla tele-diagnostica – oltre 16mila prestazioni, pari a circa due terzi del totale, tra cui Ecg, holter pressorio e cardiaco, spirometria – alla consulenza sul fascicolo sanitario elettronico e screening del colon-retto, fino ai servizi cognitivi per l’aderenza terapeutica in pazienti con diabete e Bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva).

La Farmacia dei Servizi ha dato un contributo, secondo i dati Palazzo Raffaello, alla riduzione delle liste d’attesa: -15,4% per l’holter pressorio, -12,7% per l’holter cardiaco, -7,5% per ECG, -2,3% per spirometria. La tele-refertazione specialistica ha permesso l’invio al pronto soccorso di 91 cittadini e ulteriori accertamenti per 2.298. Nel secondo anno, le prestazioni sono aumentate di oltre il 50% rispetto al primo.    “La farmacia dei servizi ha consentito di estendere, anche nei piccoli comuni e nelle aree interne con poche centinaia di abitanti, l’offerta del servizio sanitario nazionale in regime di convenzione”, ha detto a Jesi il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato. Mentre il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, rivendica la sperimentazione.
“Le Marche sono state la prima regione in Italia ad avviare il progetto. – ha detto Acquaroli – I dati raccolti finora sono estremamente positivi e in crescita. La farmacia dei servizi insieme ai punti salute e alle aggregazioni funzionali territoriali dei medici di base fa parte di una strategia più ampia che mira a mettere in rete tutte le risorse disponibili, a potenziare la presenza dei servizi sanitari sui territori rafforzando il sistema a favore del cittadino”.


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